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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
Abiel Bethel Revelli
di Beaumont era un
ufficiale di artiglieria
del Regio Esercito
Italiano e nobile
piemontese.
Prolifico progettista
di armi sviluppò, tra
le altre, la Glisenti
mod. 1910 e la
pistola mitragliatrice
Villar Perosa VETRINA “GRANDE GUERRA” (MUSEO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI)
I difetti, così come accaduto per i pregi, si evidenziarono liquido nel dissipatore di calore che avvolgeva la canna.
sul campo. Il sistema di lubrificazione rilasciava una Durante la Grande Guerra vennero utilizzate due tipi
goccia di olio di oliva su tutti i colpi mentre venivano di Fiat-Revelli dai mitraglieri italiani: con manicotto di
camerati per facilitarne l’uscita, ma a lungo andare i re- raffreddamento liscio o scanalato.
sidui delle polveri delle cariche di lancio esauste si im- Al termine del conflitto la mitragliatrice trovò un im-
pastavano con l’olio e, dopo circa un migliaio di colpi piego operativo in Patria quando venne assegnata, una
l’arma andava interamente ripulita. Il problema più per compagnia, ai neo costituiti Battaglioni mobili dei
grande però era rappresentato dal peso dell’arma gravato CC.RR. con decreto ministeriale del 2 maggio 1920; in
dal particolare serbatoio di raffreddamento che poteva quello stesso anno uscì fuori produzione ma rimase in
contenere fino a 30 litri di acqua. Era in sostanza un uso fino al 1945, partecipando così ai successivi eventi
grosso bidone colmo d’acqua, contenente una pompa in cui si trovarono coinvolti i Carabinieri.
manuale che tramite due tubi permetteva il ricircolo del Daniele Mancinelli
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO IX 55