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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA













            tiro più basso, soli 450 colpi                                                   Il primo grosso vantaggio fu
            per  minuto,  la  Perino  ha                                                      di carattere logistico. In pri-
            aperto, per il Regno d’Ita-                                                        mis per la produzione: es-
            lia,  il  primo  conflitto                                                           sendo l’arma di fabbrica-
            mondiale.  Anche  que-                                                              zione  nazionale  rendeva
            st’arma  è  a  recupero  di                                                          il  Paese  indipendente
            gas, la culatta è a lungo                                                            dalle forniture di mitra-
            rinculo con apertura ri-                                                             gliatrici  prodotte  dalle
            tardata,  ma,  in  partico-                                                          altre nazioni (Maxim e
            lare, dispone di raffred-                                                             Saint Etienne, per esem-
            damento con radiatore-                                                               pio). Altro vantaggio fu
            manicotto ad acqua.                                                                 quello di poter addestrare
            Questo tipo di raffredda-                                                            i  militari  di  tutti  i  corpi
            mento prolungava la pos-                                                           su una sola arma a ripeti-
            sibilità di utilizzo senza far                                                    zione automatica e non più
            scaldare troppo la canna, eli-                                                   su tre. La Revelli finì anche
            minando così le pause di tiro                                                   nelle mani dei CC.RR. che sul
            per l’azione necessaria del raf-                                              fronte svolgevano il loro delicato
            freddamento.  A  differenza  della                 ABIEL BETHEL              servizio.  Il  vero  valore  di  questa
                                                          REVELLI DI BEAUMONT
            Maxim, che espelleva i vapori da un                                       mitragliatrice raffreddata ad acqua si
            foro posto superiormente alla canna, la                               notò con l’impiego in trincea. Fu una
            Perino li convogliava nel bidone-serbatoio o                      vera sorpresa perché, in sessione di prova, la
            li disperdeva a terra. Giunti alla fine della vittoriosa    sua cadenza di tiro (300/400 colpi al minuto) era ri-
            campagna italo-turca il Regno d’Italia era ben lontano  sultata ridotta. La lentezza di tiro era dovuta al suo ca-
            da un periodo di pace. La voglia di colonialismo e di   ricatore a cassetta, contenente 50 colpi calibro 6,5x 52
            imperialismo ancora pulsava nelle vene della politica   mm (durante il conflitto i caricatori erano da 100 colpi),
            italiana. Di pari passo le industrie di armi non trovarono  che lasciava uno spazio lungo di ricarica tra un elevatore
            sosta e, così, in tali circostanze, nel 1914 trovò compi-  e l’altro. Il pacchetto però risultò essere una scelta vin-
            mento il progetto di Abiel Revelli, che già nel 1910 in-  cente in trincee sporche e fangose. I colpi, tenuti lontano
            traprese  un  percorso  di  miglioramento  della  vecchia  dai detriti nel pacchetto, entravano nell’arma sempre
            Perino. Lo Stato Maggiore del Regio Esercito nel 1914   puliti, quindi, in condizione ottimale, a differenza dei
            adottò, quindi, la mitragliatrice Fiat Revelli mod.1914  nastri sporchi che inceppavano le rivali europee. Ov-
            quale arma in dotazione per l’intero esercito. Essa andò  viamente questo sistema inficiava la velocità di carica-
            a sostituire, o meglio, ad affiancare, le mitragliatrici fin  mento dell’arma stessa. Altro vantaggio, oltre a quello
            lì utilizzate.  Infatti l’affiancamento si rendeva necessario  di uniformare le armi dell’intero esercito, derivò dalla
            perché quando si parlava di nuove dotazioni di armi in  scelta dello stato maggiore di calibrare il muniziona-
            quei periodi, il cambiamento non avveniva mai in modo   mento sul 6.5x52. Non si trattò di una scelta casuale: il
            così netto e immediato. Basti pensare che alcune delle  calibro infatti era lo stesso dei fucili di fanteria, rendendo
            mitragliatrici dei primi del novecento hanno combattuto  così il munizionamento adatto a tutte le camere di scop-
            anche nella seconda guerra mondiale.                    pio e più semplice da produrre in grosse quantità.



             54 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO IX
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