Page 30 - Notiziario 2024-6
P. 30

PAGINE DI STORIA


















































                                   I COMPONENTI DELLA BANDA DINO CON I CC.RR. E LE GUARDIE DI P.S. DELLA QUESTURA
                                        CHE PARTECIPARONO ALLA DISARTICOLAZIONE DELLA BANDA CRIMINALE

            per-Prefetto” dovette interrompersi per ragioni politiche  del generale di Corpo d’Armata Antonino Di Giorgio,
            interne al regime fascista. Complesse relazioni sussi-  ex ministro della Guerra. E soprattutto dell’oftalmologo
            stevano tra le istituzioni fasciste locali, le clientele ter-  deputato madonita Alfredo Cucco, leader del fascismo
            ritoriali e l’organizzazione mafiosa. Le élite locali in Si-  siciliano,  già  sottosegretario  e  membro  del  direttorio
            cilia reagirono alle azioni di Mori con una combinazione  nazionale del partito, accusato tra l’altro di aver ottenuto
            di resistenza, collaborazione e adattamento, riflettendo  finanziamenti  proprio  da  quel  sindaco  di  Piana  dei
            le complesse dinamiche di potere e gli interessi coinvolti.  Greci Francesco Cuccia di cui abbiamo parlato in aper-
            La loro influenza fu temporaneamente ridotta, ma molte   tura. Dobbiamo pur dire che Mori all’inizio del mandato
            di esse riuscirono a riconquistare il loro potere una volta  non disdegnò di tenere discorsi unitamente a Cucco
            che la repressione si allentò. Intanto Mussolini consi-  nelle cittadine oggetto delle incursioni poliziesche (a
            derava la lotta alla mafia conclusa, o almeno sufficien-   partire proprio da Ganci) ed accettò di buon grado la
            temente avanzata da non richiedere più l’intervento di-  cittadinanza del paese del quale era originario il me-
            retto  di  Mori.  La  propaganda  fascista  annunciò    dico-politico. Di Giorgio e Cucco, invero, furono poi
            solennemente: “la mafia è stata sconfitta”. Mori aveva  assolti nelle Aule di giustizia da ogni accusa e riabilitati
            pur cercato di combattere l’alta mafia, costringendo alle  agli occhi dell’opinione pubblica. Il Prefetto venne no-
            dimissioni - per quello che oggi chiameremmo concorso   minato senatore a vita e fu richiamato dalla Sicilia il 16
            esterno in associazione mafiosa - personaggi del calibro  giugno 1929, grazie ad un decreto regio che prevedeva



             30 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO IX
   25   26   27   28   29   30   31   32   33   34   35