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CRONACHE DI IERI
sua Piedimonte quando, in uniforme, venne preso di manendo impassibile alle provocazioni dei militari, fin
mira per alcuni giorni consecutivi da un gruppetto di quando, una sera, mentre il Brigadiere stava rientrando
militari inglesi che soggiornavano di fronte casa sua e in casa, gli si avvicinò uno di loro frapponendosi tra lui
che, a dire di molti, “dovevano essere di spirito allegro e e la porta d’ingresso. A ruota anche gli altri commilitoni
guascone” – come riporta Vitale nel testo “1943 - Cro- indussero il malcapitato Furnò a seguirli nell’androne
nache di un’estate di guerra a Piedimonte”. Avevano svolto di Palazzo Salluzzo. Il brigadiere, tutto d’un tratto, si
una campagna bellica senza precedenti e adesso che la trovò circondato dall’intero plotone e per molti anni
situazione era cambiata, stanchi e segnati, volevano tra- raccontò di ricordare quelle urla di incitamento: “Fight!
scorrere qualche momento goliardico. Pare che alla vista Fight!”, ovvero “Combatti! Combatti!”, in quello che or-
del carabiniere, che come si diceva pocanzi era di statura mai invece di un cortile era divenuto un vero e proprio
possente (ciò si evince anche in foto), non mancavano ring. Antonino non conosceva l’inglese ma comprese
occasione per mostrargli i pugni, facendo seguire al perfettamente l’intento di quegli uomini quando, tra
gesto delle fragorose risate e indulgendo anche in qual- quelli, se ne fece avanti uno robusto e più alto di lui, e
che sfottò. Furnò non dette mai modo di replicare, ri- gli mostrò per l’ennesima volta i pugni.
IL PALAZZO SALLUZZO A PIEDIMONTE ETNEO
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO IX 35