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PAGINE DI STORIA




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            Un’azione che confermò che una ficcante attività in-
            formativa, congiunta ad un attento controllo del terri-
            torio e ad una unità di intenti tra forze di polizia non    nascosto, i quattro
            poteva che portare a risultati positivi.
            Dopo il periodo a Trapani, Mori assunse l’incarico a
            Palermo il 20 ottobre 1925. Egli vedeva l’annientamento      soggetti, seppure
            di mafia e banditismo nelle Madonie come una delle
            sue principali missioni. Già la notte dell’1 sul 2 gennaio      armati di fucile,
            1926  attuò  quello  che  sarebbe  rimasto  nella  storia  e
            nell’immaginario collettivo come “assedio di Ganci”. Si
            trattò di una azione, ammantata anche nei periodi suc-             realizzarono
            cessivi da una certa aurea leggendaria non sempre cor-
            retta sotto l’aspetto storico (si veda la presunta interru-  immediatamente
            zione  dell’approvvigionamento  idrico  e  dell’energia
            elettrica,  giacché  quei  servizi  non  erano  ancora  stati  l’inopportunità di
            realizzati nel paese) svolta prima con una azione di in-
            telligence in loco, quindi mediante una doppia cintura-
            zione (dei monti intorno - tramite i nuclei mobili dei    aprire un conflitto a
            Carabinieri Reali - e della cittadina) ed infine un pro-
            lungato rastrellamento casa per casa, diretto dal Que-     fuoco. Tra di loro, lo
            store Crimi coadiuvato dal Maggiore dei Carabinieri
            Reali Artale che consentì infine l’arresto - anche per
            un telegramma di Mori al Sindaco che fu reso noto dai          stesso Giovanni
            banditori cittadini nelle vie del paese:” Intimo a tutti i
            latitanti esistenti in codesto territorio di costituirsi alle  Dino, ed il fratello
            forze dell’ordine entro le dodici ore successive alla lettura
            del presente ultimatum. Decorso tale termine sarà proceduto
            nei confronti delle loro famiglie, possedimenti e ogni specie  Uno dei protagonisti dell’“assedio di Ganci”, il Maggiore
            di favoreggiatori, fino alle estreme conseguenze” -  nel-  Giuseppe  Artale,  sarà  inviato  nell’ottobre  successivo
            l’immediatezza e nei giorni successivi di 130 latitanti e  nella provincia di Girgenti (l’attuale Agrigento) con il
            circa 300 favoreggiatori, e la connessa disarticolazione  compito di annientare un’altra banda armata, la banda
            delle famigerate bande Andaloro e Ferrarello. Verso la  Sacco. L’attività diede i suoi effetti consentendo di as-
            fine del mese di gennaio anche latitanti facenti parte   sicurare ben 72 individui alla giustizia.
            della banda Dino sottrattisi al blitz di Chibbò Piccolo  Se i risultati nel contrasto al banditismo non mancarono,
            si consegneranno alla giustizia. Tutti, compresi Giovanni  per la mafia propriamente detta (ed a maggior ragione
            Dino  ed  il  fratello  diciannovenne  Carmelo,  saranno  per la “alta mafia”) Mori era consapevole delle difficoltà
            giudicati nell’ambito del “maxi” processo (detto di Ter-  da  affrontare,  come  aveva  affermato  anni  prima  nel
            mini Imerese, poiché ivi si tenne) alle bande madonite.  corso di un suo precedente impiego in Sicilia: “il vero
            I due Dino saranno condannati a 30 anni di reclusione   colpo mortale alla mafia lo daremo quando ci sarà consentito
            l’11 gennaio 1928 dalla Corte di Assise. Ricordiamo     di rastrellare non soltanto tra i fichi d’india, ma negli am-
            per inciso che accanto a Mori era stato nominato anche  bulacri delle prefetture, delle questure, dei grandi palazzi
            un  nuovo  Procuratore  Generale  di  Palermo,  Luigi   padronali e, perché no, di qualche ministero”.
            Giampietro, che a sua volta in quel periodo attuò una   Molti storici ritengono che la vasta azione di quello
            svolta nell’amministrazione della giustizia.            che oggi giornalisticamente sarebbe indicato come “su-



             28 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO IX
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