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PAGINE DI STORIA
Il banditismo
crebbe come erede
sione dell’isola al Regno d’Italia, interconnesse ma di-
stinte. Entrambe almeno all’inizio furono strumento
dei latifondisti. La mafia sorta ed inizialmente svilup- del brigantaggio,
patasi come un’attività tipicamente parassitaria, stru-
mento della nobiltà e della proprietà per controllare
tramite gabellotti e campieri le terre e i lavoratori, ha fenomeno
evoluto come organizzazione segreta malavitosa soggetta
al giuramento di affiliazione, integrandosi profonda- delinquenziale
mente nella società. Sfruttando la debolezza delle nuove
istituzioni statali e la parallela struttura feudale e lati- che storicamente
fondistica, ha creato relazioni politiche e procacciato
voti, plasmando quello che i sociologhi definiscono
“monopolio dell’intermediazione”, garantendosi pro- infestava tutta la
tezione e influenza, tanto da dar vita alla così detta
“alta mafia”, la componente mafiosa di più elevato li- penisola. Territorio
vello, invisibile e riservata, che si intreccia con le isti-
tuzioni e il potere.
Il banditismo crebbe invece come erede del brigantaggio, delle scorribande
fenomeno delinquenziale che storicamente infestava
tutta la penisola. Territorio delle scorribande le meno le meno controllate
controllate campagne e vie di comunicazione, soprat-
tutto per rapina e sequestri di persona. Nell’isola si
evolse come milizia dei feudatari, per giungere, nel ter- campagne e vie di
ritorio delle Madonie, a stanziarsi. Il territorio madonita
era diviso infatti sotto l’influenza di bande guidate da comunicazione,
malfattori latitanti poiché già ricercati per scontare una
pena cui erano stati condannati, che imperversavano soprattutto per
nei comuni di rispettiva pertinenza applicando ogni
sorta di attività delittuosa. Da Gangi, considerata una
delle “capitali” del distretto orientale, sia sotto l’aspetto rapina e sequestri
economico che quello mafioso-banditesco, a Petralia
Soprana, a Petralia Sottana, a Polizzi Generosa. di persona
“Sul pittoresco gruppo montuoso delle Madonie, bello come
una piccola Svizzera mediterranea, comandano i briganti.
Applicano rigorosamente la loro legge facendo delle Madonie
un vero Stato nello Stato”. Il prefetto Cesare Primo Mori zione statale (“vostra Eccellenza ha carta bianca, l’autorità
lo scriveva nel 1925, avendo ben chiaro l’obiettivo da dello Stato deve essere assolutamente, ripeto assolutamente,
perseguire nel corso del mandato conferitogli dal Capo ristabilita in Sicilia. Firmato Mussolini”).
del Governo in persona: riconquistare il territorio e le Sarà lo stesso Duce, ricordando nel Discorso dell’Ascen-
funzioni sottratte da mafia e banditismo alla giurisdi- sione tenuto il 26 maggio 1927 alla Camera dei deputati
24 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO IX