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A PROPOSITO DI...








                                                                    DECRETO DI ISTITUZIONE DEL CORPO DEI CARABINIERI
                                                                    REALI DI SICILIA (8 OTTOBRE 1860)


                                                                    condurre  la  sua  Unità  di  carabinieri  acché  venissero
                                                                    “adoperati soltanto esclusivamente in servizio di vigilanza,
                                                                    e che si tengano estranei … a tutto ciò che sente di politica”.
                                                                    Insomma, un bel guazzabuglio, cui si rimediò con la
                                                                    parziale integrazione di Massiera nell’originale Corpo
                                                                    dei Carabinieri di Sicilia (“con decreto del 2 agosto 1860
                                                                    il Prodittatore si è degnato nominarlo Maggiore dei Ca-
                                                                    rabinieri in Sicilia. Ed io con piacere le partecipo ciò per
                                                                    averne  conoscenza  e  mettersi  prontamente  nell’esercizio
                                                                    delle Sue funzioni”). Successivamente Cavour per mettere
                                                                    riparo  –  ed  avere  una  polizia  fidata  che  operasse
                                                                    sull’isola - incaricò la persona giusta, che già aveva su-
                                                                    pervisionato una decina di anni prima in Sardegna il
                                                                    processo di fusione tra i Cavalleggeri, che svolgevano
                                                                    servizio di polizia, e i carabinieri sabaudi: immediata-
                                                                    mente dopo il favorevole esito del plebiscito (“Il popolo
                                                                    [siciliano] vuole l’Italia Una e Indivisibile con Vittorio
                                                                    Emanuele Re costituzionale e i suoi legittimi discendenti?”)
                                                                    inviò  il  25  ottobre  il  Colonnello  Giovanni  Battista
                                                                    Serpi con l’incarico di Ispettore dei Carabinieri. Il suo
                                                                    compito era organizzare il reclutamento e la definitiva
            deranno il nome di Bersaglieri (genovesi e milanesi).   costituzione  dei  Carabinieri  Reali  di  Sicilia.  Egli
            Tornando  all’Impresa  dei  Mille  ed  alla  conquista  provvide alla fusione formale dei due Corpi, quello più
            dell’isola, va in chiusura segnalata anche la costituzione  numeroso ed il nucleo ridotto di Massiera, mandando
            di un Corpo di Carabinieri siciliani, … anzi due. La    a casa un gran numero di arruolati garibaldini, scatenando
            storia merita di essere raccontata. Col decreto numero  la reazione negativa dell’isolano Francesco Crispi, che
            1 del 14 maggio 1860 dato a Salemi, Garibaldi assunse   nella seduta della Camera dei deputati del 27 aprile
            il governo dittatoriale. Con decreto del 14 luglio fu da  1861  criticò  aspramente  l’organizzazione  voluta  da
            lui disposta la formazione di una forza di polizia, che  Serpi, che a suo dire aveva rinunciato ai circa novecento
            venne  denominata  “corpo  dei  carabinieri  in  Sicilia”,  uomini che componevano il primo Corpo dei Carabinieri
            posto al comando del colonnello Angelo Calderari, già   siciliani congedandoli con un premio in denaro, can-
            combattente della Repubblica Romana. Da Torino però     cellando così una sorta di auspicata “regionalizzazione”
            si ritenne non opportuna una polizia “politica” di tal  di quella forza di ordine e sicurezza.
            fatta, e si decise – con un escamotage – di presidiare la  In conclusione, difficile affermare “diffidate delle imi-
            situazione  palermitana  e  siciliana  con  l’invio  di  un  tazioni”: numerosi i Corpi nella storia e nell’attualità
            drappello di carabinieri sabaudi, al comando del Capitano  con denominazione similare “carabinieri”, ma ciascuno
            Francesco Saviero Massiera, il quale però (per evitare  con motivazioni peculiari all’atto della costituzione e
            compromissioni) fu fatto formalmente dimettere, con     con compiti precisi, comunque legati al mantenimento
            la promessa di successivo reintegro nell’Armata Sarda,  della sicurezza pubblica e alla difesa delle frontiere.
            cosa che puntualmente accadrà. La sua missione era di                                       Francesco Caldari



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IX  55
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