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A PROPOSITO DI...






                                                                       La denominazione



                                                                         “gens d’arme”,che
            a miccia corta e non ancora carabine. Le prime, ovvero
            fucili con canna più lunga e rigata, risalgono almeno al
            XVI secolo. Avevano meccanismo di innesco a pietra         in seguito evolse in
            focaia  per  l’accensione  della  polvere  da  sparo  nella
            camera di scoppio. Indubbiamente erano più leggere e         “gendarmerie”, era
            maneggevoli dei moschetti dell’epoca, seppure avessero
            una gittata e una precisione inferiori. Dapprima erano
            armi costose e riservate a pochi, ma nel corso dei secoli  inizialmente riferita
            successivi  divennero  sempre  più  diffuse  e  accessibili,
            fino a diventare l’arma principale degli eserciti. Inte-        alle Compagnie
            ressante  notare  che  il  termine  deriva  probabilmente
            dalla parola spagnola “carabina”, che a sua volta potrebbe
            provenire dalla parola araba qarabīn, che si riferiva a            d’Ordinance,
            truppe di fanteria leggere armate di fucili corti.
            Parlando per l’appunto di moschetti, non sarà sfuggita                composte
            l’associazione con i famosi “moschettieri del re” (o più
            correttamente, della Guardia), che erano una compagnia
            militare voluta nel 1622 dal re di Francia Luigi XIII e     principalmente da
            che avevano adottato quel nome poiché erano armati
            di  moschetto.  Divennero  poi  famosi  in  letteratura,  a    nobili e cavalieri
            metà  dell’800,  grazie  ai  romanzi  di  appendice  di
            Alexandre Dumas padre.
            Così  come  vennero  chiamati  moschettieri  i  soldati  quando fu creato un corpo di cavalleria pesante basato
            armati di moschetto, del pari vennero quindi denominati  su due reggimenti. Dalle guerre rivoluzionarie francesi
            carabiniers quelli armati di carabina. Fu in Francia che  in  poi,  furono  i  reggimenti  di  cavalleria  pesante  più
            venne coniato il termine, per indicare un soldato della  anziani dell’esercito francese. Salirono alla ribalta durante
            cavalleria, il Carabinier, seppure non mancarono cara-  le guerre napoleoniche: Napoleone ereditò i due reggi-
            biniers a  piedi,  nome  dato  dal  1788  al  1792  ai  fanti  menti francesi di carabinieri di cavalleria pesante, che
            d’élite armati a loro volta di tale arma lunga.         acquisirono un certo prestigio nelle sue guerre.
            I  Carabiniers-à-Cheval risalgono  alla  metà  del  XVI  Nel  corso  del  tempo  il  loro  equipaggiamento  si
            secolo, quando furono creati come elementi d’élite della  evolse  per  assomigliare  sempre  più  ai  corazzieri,
            cavalleria leggera francese. Armati di carabine, vengono  quando nel 1809 iniziarono a indossare l’armatura.
            menzionati per la prima volta nella battaglia di Neer-  Il decreto del 24 dicembre 1809 modificò infatti la
            winden  nel  1693,  e  come  truppe  da  combattimento  loro uniforme, mentre il loro armamento comprendeva
            presero la forma di compagnie separate all’interno di   una carabina, una sciabola (a lama dritta prima del
            ciascun  reggimento  di  cavalleria  il  29  ottobre  1691  1811, poi con una curva molto leggera) e un paio di
            sotto Luigi XIV. Furono stanziati a Strasburgo, dove    pistole. I carabinieri francesi nel 1824 furono riformati
            rimasero per un secolo, ed il 13 maggio 1758 il Corpo   sotto due reggimenti, con il loro stile distintivo del-
            fu ribattezzato Royal Carabiniers de Monsieur le Comte  l’elmo adottato temporaneamente anche dai corazzieri,
            de  Provence,  divenendo  unità  indipendenti  nel  1788,  e dopo la guerra franco-prussiana il 4 febbraio 1871



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IX  51
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