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A PROPOSITO DI...
furono accorpati all’11° Reggimento Corazzieri. guito dell’ascesa al trono di Ferdinando II nel 1830,
Anche l’esercito britannico aveva Unità denominate vantava un Reggimento Carabinieri nell’ambito della
carabiniers. Nel 1685, il re Giacomo II, da poco Cavalleria di Linea, mentre nel 1860 (anno importante,
incoronato, affrontò una ribellione guidata da suo di cui a breve parleremo) nell’ambito della Fanteria di
nipote, il duca di Monmouth. Costituì quindi diversi linea era costituito un reggimento Carabinieri a piedi,
reggimenti, inclusa un’Unità di carabinieri, per l’appunto stanziato a Palermo, del quale una compagnia parteciperà
cavalieri armati di carabina, che nel 1692 fu ribattezzata il 15 maggio alla decisiva battaglia di Calatafimi, persa
da Guglielmo d’Orange Reggimento dei Carabinieri contro i garibaldini, e l’intero reggimento affronterà le
del Re. Nel 1826 fu ridenominato 6° Reggimento delle “camicie rosse” a Palermo dal 27 al 29 di quel mese,
Guardie dei Dragoni (Carabinieri). Nel 1840, il suo uscendo sconfitto.
titolo cambiò nuovamente in 6a Guardia dei Dragoni Non furono però in quel turbolento periodo solo orga-
(Carabinieri). Nel 1922 fu fuso con il 3° Dragoon nizzazioni nazionali a fregiarsi di tale nominativo, ma
Guards (del Principe di Galles) ma il titolo di Carabiniers anche “società” formate da volontari pronti a partecipare
sopravvisse, dopo che la nuova unità fu ribattezzata nel quali insorgenti alle attività belliche per l’autodetermi-
rd
1928 3 Carabiniers (Prince of Wales’s Dragoon Guards), nazione, ovvero per la difesa dello status di indipendenza
continuando il servizio nell’esercito britannico fino al conquistato.
1971, quando fu fuso nelle Royal Scots Dragoon Guards. Vi sono degli esempi, peraltro connessi tra loro, che
Come si evidenzia dalla nostra rassegna, nell’Ottocento meritano di essere approfonditi. Dobbiamo fare iniziale
esistevano dunque i Carabiniers in Francia ed in In- riferimento ai carabinieri svizzeri: questi ebbero origine
ghilterra, con radici che affondavano nella storia. Inoltre, all’inizio dell’Ottocento in compagnie, che i cantoni
con compiti più specifici di controllo del territorio e di avevano preparato formandole con tiratori che presero
polizia, le neonate coetanee Unità nel Regno Sabaudo il nome dalla carabina in dotazione, e che si ritrovavano
e nel minuscolo Stato della Città del Vaticano, che si nelle feste federali di tiro (la prima risale al 1824) con
presuppone traggano la loro denominazione ispirandosi gare. A loro si ispirarono i Carabinieri Genovesi,
ai francesi, la cui lingua era per altro parlata ordinaria- volontari chiamati nel capoluogo ligure a partire dal
mente nel Regno Sabaudo. Ma in Europa questi non marzo del 1852 ad addestrarsi al tiro a segno in un po-
furono gli unici: sempre in quegli anni e nell’ambito di ligono individuato appena fuori dalle mura cittadine di
un’organizzazione nazionale furono creati il 7 marzo allora, nei pressi o forse all’interno del lazzaretto
1829 i Carabineros spagnoli da re Ferdinando VII, con costruito nel XV secolo nella piana sulla sponda sinistra
lo scopo di monitorare le frontiere terrestri e marittime del fiume Bisagno, a suo tempo edificato per l’isolamento
e di reprimere la frode fiscale e il contrabbando. Il loro e il ricovero dei malati contagiosi e dei passeggeri delle
motto era “Moralità, lealtà, coraggio e disciplina”, e la navi soggetti a quarantena in occasione di epidemie.
loro insegna era un sole che sorge con tutti i suoi raggi Lo scopo ufficiale, come detto, era di addestrarsi al tiro
all’orizzonte. Il corpo era organizzato in brigate (corri- con carabine del tipo “mod. 1851” fabbricate in Belgio,
spondenti alle stazioni degli attuali carabinieri italiani), al fine di “preparare abili difensori alla patria”, seppure
distribuite alle frontiere terrestri, nelle province marittime nelle intenzioni dei fondatori (tra gli altri Antonio
e a Madrid. Inoltre, sempre in quel periodo, truppe Mosto, Antonio Burlando, Nino Bixio, Francesco Bar-
combattenti così chiamate compaiono anche nell’Esercito tolomeo Savi) era formare il “soldato cittadino” in una
del Regno delle Due Sicilie, più noto come Esercito mazziniana “nazione armata”. Ed invero le prove sul
borbonico, che secondo l’ordinamento modificato a se- campo di battaglia non mancarono per questo Corpo
52 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IX