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A PROPOSITO DI...
IL MAGGIORE MOSTO CONSEGNA AL CORPO DEI CARABINIERI GENOVESI UNA BANDIERA DONATA DA GIUSEPPE GARIBALDI
scelto, addestrato all’uso dell’arma lunga e disciplinato, L’ esempio dei Carabinieri Genovesi, il loro addestra-
a differenza della disordinata massa di volontari che di mento e la preparazione colpirono favorevolmente
volta in volta partecipavano ad operazioni militari or- Garibaldi, il quale fece sapere attraverso i Comitati
ganizzate dai Savoia ovvero ad imprese spontanee. che a suo nome nascevano nel resto del Regno che
Furono protagonisti nella II Guerra di Indipendenza, gli stava “molto a cuore che si tenga esercitata alle armi
nell’ambito del Corpo dei “Cacciatori delle Alpi”, co- la gioventù”, tanto che venne inviata copia dello
mandato da Garibaldi, e per seguire il Generale una Statuto della Società del Tiro Nazionale di Genova
quarantina si presentarono alla partenza dallo scoglio “perché cotesto Comitato promuova costà l’imitazione di
di Quarto nella notte tra il 5 ed il 6 maggio 1860 per una società di Tiro sulle stesse basi”. Ed ecco quindi
andare a conquistare il Regno delle Due Sicilie con il che a Milano si formò nel 1862 una Associazione di
motto “Italia e Vittorio Emanuele”. Sotto il comando tiro a segno che diede vita ai Carabinieri Milanesi,
di Mosto, che nell’impresa perderà in battaglia il fratello per addestrare i volontari all’uso delle armi, che
minore Carlo, costituiranno una compagnia che durante quattro anni dopo parteciperanno alla III Guerra
l’impresa andrà ingrossando le proprie fila, sino all’11 d’Indipendenza con i colleghi genovesi, seppure –
novembre 1860, data dello scioglimento a Caserta del- forse per evitare fraintendimenti con i carabinieri
l’intanto costituito Esercito dell’Italia Meridionale. sabaudi anche loro scesi in battaglia - stavolta pren-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 5 ANNO IX 53