Page 12 - Notiziario Storico 2024-4
P. 12

PAGINE DI STORIA







                                                                           Appena varcato


                                                                           il confine, come



                                                                            annunciato nel
                  PRIMA GUERRA D’INDIPENDENZA
               CAMPAGNA DEL 1848 CARLO ALBERTO
                                                                        Proclama di Torino
                  E IL TRICOLORE AL GRAVELLONE
            La mattina del 29 marzo 1848, accompagnato dai figli
            Vittorio Emanuele e Ferdinando, Carlo Alberto partì        del 23 marzo, Carlo
            da Voghera diretto a Pavia. Lo seguivano tre divisioni
            per un totale di circa 23.000 soldati. Qualche ora prima
            alcune staffette d’avanguardia avevano segnalato il suo             Alberto fece
            arrivo. Il sovrano transitò da Casteggio, Casatisma, Bres-
            il ponte di barche sul Po entrando a Mezzana Corti; ammainare le antiche
            sana e, seguendo l’unica direttrice del tempo, attraversò

            quindi, percorrendo la via Dei Giovi, transitò da Ger-
            rechiozzo, percorse San Martino Siccomario e giunse          bandiere sabaude
            alla frontiera di Gravellone.
            Appena varcato il confine, come annunciato nel Pro-          e issare il Tricolore
            clama di Torino del 23 marzo, Carlo Alberto fece am-
            mainare le antiche bandiere sabaude e issare il Tricolore  Italiano: iniziava così
            Italiano: iniziava così la prima delle guerre per l’Indi-
            pendenza e l’Unità d’Italia. In un articolo pubblicato
            sul  quotidiano “La  Provincia  Pavese”  del  29  marzo   la prima delle guerre
            2017,  a  firma  di  Roberto  Lodigiani,  così  leggiamo:
            “Quel giorno, al Gravellone, Carlo Alberto compì un gesto   per l’Indipendenza
            in sé rivoluzionario e di rottura rispetto a tradizioni mil-
            lenarie, ammainando le insegne sabaude e innalzando per
            la prima volta il tricolore alla testa della truppe del Regno   e l’Unità d’Italia
            di Sardegna e dei volontari accorsi a migliaia, che varcando
            il confine con il Lombardo Veneto austriaco davano inizio
            alla Prima guerra d’Indipendenza. Era il 29 marzo 1848,
            una data che dovrebbe entrare di diritto nella storia del
            Risorgimento e del nostro territorio, che tanto ha dato alla  tra  l’esultanza  della  popolazione.  Lo  storico  pavese
            causa dell’unità nazionale.”                            Mino Milani ha ricordato l’avvenimento con questi
            Ad accogliere il sovrano sul suolo lombardo vi erano    versi: “Qualcuno forse oggi ancora si compiacerà che fu
            le rappresentanze del Governo Provvisorio di Milano     proprio Pavia la città che per prima accolse il nuovo e de-
            e di Pavia, con il sindaco Eucherio Calcagni, mentre    finitivo vessillo della Patria”. Dell’entrata  a  Pavia  di
            la Guardia Nazionale era schierata lungo tutta la strada  Carlo Alberto e delle truppe subalpine si conservò il
            verso la città. Al termine dei saluti, Carlo Alberto si  ricordo anche mediante un’iscrizione sul portale d’in-
            avviò in direzione di Borgo Ticino, entrando a Pavia    gresso del Ponte Coperto medievale.



            12 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX
   7   8   9   10   11   12   13   14   15   16   17