Page 10 - Notiziario Storico 2024-4
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PAGINE DI STORIA
All’alba del 23 marzo,
giorno della montesi si trovavano sul ponte in barche del Gravellone
[...] cantando l’inno «Coll’azzurra coccarda sul petto» e
dichiarazione di facendo sventolare la bandiera di Casa Savoia. I doganieri
austriaci dalla sponda opposta li volsero in fuga, sparando
guerra all’Austria, contro loro parecchi colpi di fucile, e due di questi doganieri
avendo avuta l’imprudenza d’inseguirli, varcando la fron-
tiera, furono arrestati da una folla di cittadini armati e
i volontari varcarono condotti nella caserma dei Carabinieri Reali dove vennero
disarmati e rinchiusi nella sala di sicurezza [...] Successi-
finalmente il confine vamente la guardia austriaca sul posto di Gravellone ha
riparato a Pavia, dove pochi momenti dopo si è sentito
tirare il cannone, battere il tamburo e quasi nello stesso
dirigendosi a Pavia mentre l’estremo confine austriaco fu visitato da 12 ulani
a cavallo, i quali non fecero che mostrarsi e ritirarsi subito
e poi a Milano al galoppo. Il posto di Gravellone fu barricato con alcune
travi al fine di impedire ogni sorpresa. Grande fu l’esa-
sperazione prodotta da questo fatto colà. Nondimeno si è
riusciti a calmare l’accorsa gioventù armata ed a farla
d’Alloggio, comandante quella Stazione dei Carabinieri rientrare negli alloggiamenti. Gli arrestati doganieri sono
Reali e con buone maniere indotti a ritornare alle case stati tradotti nelle carceri di Voghera”.
loro. Gli austriaci hanno stabilito al Dazietto, luogo tra A Gravellone si portò anche il generale Boniforte Bus-
Pavia e Gravellone, due pezzi d’artiglieria. Un colonnello setti di Bersano, comandante della Provincia di Voghera
austriaco con tre ulani venne a visitare questo posto avan- ed il 21 marzo giunsero dei rinforzi, un battaglione di
zato. Alla comparsa del medesimo una piccola campana fanteria ed uno squadrone di cavalleria. Al riguardo, lo
suonò a stormo, le botteghe si chiusero, il selciato fu smosso storico pavese Pier Vittorio Chierico (“Tra il Ticino e
e tutti si fecero al confine coi fucili, pronti a tirare su quel l’Oltrepò – Fatti poco noti nella Prima Guerra d’Indi-
colonnello [...] Le popolazioni insorgono da tutte le parti e pendenza 1848-49”, Pime edit., 2019) riferisce che: “Il
si armano come possono. I Carabinieri fino a tutto il giorno 22 marzo un capitano austriaco si avvicinò al ponte del
20 sono riusciti a contenerle, anzi avevano ottenuto nel Gravellone chiedendo di parlamentare con il capo della
luogo di Gravellone di far retrocedere i volontari armati guardia militare. Si presentarono il Capitano della Fan-
fino a San Martino Siccomario [...] Non si è fatta ancora teria di stanza al Gravellone e il Maresciallo dei Carabi-
nessuna irruzione nel territorio lombardo. Secondo le ultime nieri, ai quali fu riferito che il colonnello Benedek, coman-
notizie che ricevo quest’oggi, le truppe austriache [...] si dante del presidio pavese, intendeva incontrare il generale
dirigono a Pavia, dove temono il principale punto d’irru- Bussetti. Ritornato con il Luogotenente Roissard de Bellet
zione. Le notizie che ricevo da Milano sono tese”. da una riunione a Voghera, il Generale non volle incontrare
Giungevano intanto voci dell’imminente dichiarazione l’ufficiale austriaco, essendo evidenti le sue intenzioni di
di guerra e del sopraggiungere dell’Armata piemontese. sondare l’umore dei piemontesi”.
In attesa degli eventi, mentre i carabinieri si preoccu- All’alba del 23 marzo, giorno della dichiarazione di guerra
pavano di impedire l’irruzione dei patrioti verso Pavia, all’Austria, i volontari varcarono finalmente il confine
accadde invece un caso di sconfinamento da parte au- dirigendosi a Pavia e poi a Milano, mentre nei giorni se-
striaca, che Roissard de Bellet riporta nella sua relazione: guenti transiteranno i primi reggimenti in avanguardia,
“Verso le ore 11,30 di sera del 21 andante, 7 giovani pie- in attesa di Carlo Alberto e del grosso dell’Armata.
10 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX