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PAGINE DI STORIA


















                                                    di GIUSEPPE NOTARNICOLA


















                         i Gravellone, località attigua alla periferia  l’Acquasola, oggi rifatto e tramutato in Politeama Geno-
                         meridionale di Pavia e già rinomato luogo  vese [...] L’ arena è stipata di gente [...] Goffredo Mameli
                         di confine tra il Regno di Sardegna ed il   è salito sul palcoscenico; si avanza a mezzo il proscenio,
            DRegno Lombardo Veneto, si è quasi perso                ed apre, diciamo così, la tornata. — «Cittadini!» inco-
            il ricordo, tanto da essere talvolta confuso con i distanti  mincia. «A Milano si muore: io e parecchi amici partiamo
            comuni di Gravellona Lomellina o Gravellona Toce.       stanotte, per passar domani il confine: chi vuol essere con
            Un tempo circoscritta e riportata nelle mappe, l’area di  noi faccia lo stesso». Ed ha finito; il comizio è stato aperto
            Gravellone, che prende il nome dall’omonimo e adia-     e chiuso così; tra gli applausi, s’intende. Li, senza indugio,
            cente corso d’acqua, è oggi inglobata nel contesto resi-  un centinaio di volenterosi, studenti, dottori, possidenti,
            denziale del capoluogo comunale di San Martino Sic-     mercanti, si sono  ascritti  alla  compagnia  che condurrà
            comario.  Citato  da  numerose  fonti  del  passato,    Goffredo Mameli. Quel giorno, si capisce, non bastò l’usato
            Gravellone è un sito di reale interesse storico perché  servizio delle «diligenze» a portare tanta gioventù sulla
            coinvolto nei tanti assedi subiti dall’antica città di Pavia  strada dei Giovi; bisognò quadruplicarlo, ed anche noleg-
            e in avvenimenti importanti del nostro Risorgimento.    giare altri legni, d’ogni capacità e d’ogni forma. Così an-
            Lo scrittore e patriota Anton Giulio Barrili, che curò  darono alla Guerra Santa i primi crociati di Genova, e
            la raccolta degli “scritti editi ed inediti di Goffredo Ma-  varcarono il Ticino nove giorni prima dell’esercito regio.
            meli”, ad esempio, così indicava nel suo proemio il luogo  Altri partirono poi, in maggior numero, alla spicciolata o
            di Gravellone all’epoca dei moti del 1848: “Il 18, che fu  in drappelli, da Genova e da altre terre di Liguria, quando
            la prima di quelle Giornate Milanesi, partiva Nino Bixio  si  ebbe  notizia  delle  gloriose Giornate Milanesi [...].
            da Genova, avviato con l’amico Francesco Daneri al Gra-  Al Gravellone, come aveva promesso nel suo laconico di-
            vellone, che era il punto più prossimo del confine Lombardo,  scorso, giungeva Goffredo nel pomeriggio del 20, e rag-
            e buon luogo a far gente. L’ardentissimo Bixio non aveva  giungeva il Bixio alla Cava, ottimo punto per raccogliersi
            potuto stare alle mosse. Ci doveva stare il Mameli, che  ed ordinarsi, dove il marchese Vitaliano Crivelli, bel tipo
            aveva, come suol dirsi, cura d’anime, essendo da lui stato  di gentiluomo e di cittadino, aveva già cominciato a con-
            indetto pel 19 un comizio. Tanta gioventù pendeva dal   centrare una schiera di volontari dei vicini paesi. La com-
            suo cenno [...]. Il comizio si tenne al teatro diurno del-  pagnia Genovese s’intitolò al Mazzini [...]”.



                                                                      NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO IX  5
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