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A PROPOSITO DI...




                                                                              I componenti


                                                                        della Delegazione



            i funzionari di Polizia, gli ufficiali e i sottufficiali del-
            l’Arma dei Carabinieri e della Milizia ebbero la possi-      interforze italiana
            bilità concreta di attuare la riorganizzazione dell’appa-
            rato  poliziesco  della  Bolivia.  In  tale  ottica,  la  stessa  furono posti sotto
            “Missione” divenne essa stessa un organo naturale di
            Autorità, riconosciuta ovviamente anche negli angoli
            più remoti della Repubblica. Il risultato da raggiungere        il controllo e gli
            doveva essere quello di dar vita ad una variegata struttura
            di Pubblica Sicurezza, capace di lottare sia contro la     ordini del Direttore
            criminalità che contro gli elementi sovversivi dell’ordine
            pubblico. Uno dei primi aspetti curati dai membri della    Generale di Polizia,
            “Missione” fu quello di riorganizzare i preesistenti Di-
            partimenti di Polizia, ammodernandoli su basi scienti-
            fiche, tanto da proporre l’istituzione di una “Scuola per  a cui spettava l’onere
            Investigatori”,  col  precipuo  compito  di  addestrare  i
            futuri agenti della “Polizia Investigativa”, sia nella pratica  di assegnare le
            sia nell’impostazione stessa delle indagini di polizia in
            materia penale. Ciò avrebbe consentito allo stesso Pre-
            sidente Toro di istituire, con suo Decreto Supremo del       funzioni, secondo
            26 febbraio ‘37 la “Scuola Nazionale di Polizia e Cara-
            bineros”,  (oggi “Accademia  Nazionale  di  Polizia”),  la      la loro specifica
            quale iniziò ad operare presso la caserma sede del Di-
            stretto di Polizia in Calle Calama (oggi Colorados de
            Bolivia), passando, poi, le sue strutture nella caserma di  preparazione tecnica
            Piazza Sucre e poi nella Caserma di Calle Loayza, già
            sede del 2° Reggimento di Polizia di La Paz. Strutturata
            similmente a quella operante in Roma (in Viale di Ca-   Speciale della Polizia Boliviana” (MEPB), redatto dal
            stro Pretorio), per l’allora Corpo delle Guardie di  Pub-  Console  generale  Michele  Pallotta  e  dal  Centurione
            blica Sicurezza del Regno d’Italia, la Scuola fu in pratica  Giuseppe Togni, progetto che, tuttavia, non fu accolto
            il primo, vero Istituto di formazione per i futuri Agenti  nell’immediato dal Governo, dati gli stravolgimenti po-
            di Polizia e Carabineros boliviani. Nei piani organizza-  litici verificatesi nel corso dello stesso anno, come ri-
            tivi  predisposti  dalla “Missione”  interforze  di  Polizia  cordato nel precedente capitolo. Il lavoro, avviato mira-
            italiana non poteva certo mancare l’apporto della Milizia  bilmente dal Gruppo interforze italiano iniziò a venire
            Volontaria per la Sicurezza Nazionale, i cui ufficiali cer-  meno nel corso dell’estate dello stesso 1937, con la crisi
            carono di “impiantare” in Bolivia una struttura paritetica  del Governo Toro. L’alto ufficiale boliviano – non lo
            a quella italiana, per quanto nell’ambito della stessa Po-  avevamo  ancora  ricordato  –  messosi  a  capo  di  una
            lizia Nazionale e, ovviamente, seguendo caratteristiche  Giunta civico-militare, peraltro sostenuta dagli ufficiali
            di  natura  politica,  pensando  anche  ad  una  struttura  più giovani dell’Esercito, aveva sin lì lavorato per cam-
            molto simile all’OVRA. In tale direzione si collocò il  biare in meglio il Paese. Oltre al varo di una nuova Co-
            “Progetto di massima per la costituzione della Milizia  stituzione, aveva istituito il Ministero del Lavoro e della



            54 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IX
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