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PAGINE DI STORIA
Negli atti del Senato
d’Italia il Lazari
con volontari e disertori italiani, anche tratti dai pri- è indicato come
gionieri di guerra, che accettavano di combattere contro
Napoleone, deve quindi essere considerato un refuso luogotenente a far
l’indicazione di alcune fonti che lo vogliono ufficiale
del 3° rgt. Italiano del Regno d’Italia. Ricordiamo che
con l’annessione degli Stati di Terraferma del Regno di data dal 1816, a 19
Sardegna e la costituzione dei Regni d’Italia e di Napoli,
gran parte degli Italiani avevano finito per militare sotto anni. Ulteriori ricerche
le aquile francesi. Solo le grandi isole – Sicilia e Sarde-
gna – erano rimaste ai precedenti sovrani, la prima as-
sumendo il nome di Regno di Sicilia, la seconda man- ci permettono di dire
tenendo il vecchio di Regno di Sardegna. Borbone e
Savoia si avvalsero del supporto della Royal Navy bri- che fu sottotenente
tannica, ma in Sicilia erano presenti anche truppe di
terra di His Majesty. La Gran Bretagna aveva assunto il
ruolo d’irriducibile avversaria di Napoleone e, oltre a e tenente del 3rd
combattere direttamente, era prodiga nel finanziare e
armare paesi dotati di minori possibilità, come Porto- Regiment Italian levy
gallo, Spagna, stati italiani, per mantenere sotto pres-
sione il Grande Còrso. Non disdegnò neppure di arruo- fra il 1812 e il 1814
lare in aree occupate dai Francesi per sottrarne risorse
umane, come avvenne con la costituzione di Royal Cor-
sican Rangers, Calabrian Free Corps, King’s German Le-
gion. Costituì anche un Sicilian Regiment, pagando – e a servire presso altre bandiere di alleati rimasti indi-
utilizzando senza doverne rendere conto – soldati sici- pendenti dal ciclone napoleonico, come accadde a Pie-
liani che i Borbone non erano in grado d’ingaggiare. montesi, Austriaci, Prussiani (es. il von Clausewitz),
Ad analizzare la situazione del tempo, emerge un’Europa passati al servizio – di volta in volta – di Russia, Austria,
con un numero incredibile di reparti mercenari spesso e Gran Bretagna.
creati con minoranze dissidenti, o prigionieri che cam- Il progetto dell’Italian levy è attribuito al Colonnello
biavano bandiera. Pensiamo a Piemontesi, Irlandesi, Vittorio Amedeo Ferdinando Sallier de la Tour, ufficiale
Prussiani, Croati e Austriaci della Grande Armée, ai dell’Armata Sarda passato al servizio dell’Austria nel
Còrsi contro-rivoluzionari di Pasquale Paoli, agli Han- 1805. Nell’agosto 1811 propose a Lord William Ben-
noveriani che, occupato lo stato dalla Francia, espatria- tinck, rappresentante britannico nel Regno di Sicilia e
rono in gran numero per formare la King’s German Le- di fatto governatore dell’isola, il passaggio al servizio
gion e servire quello che era anche il loro re: Giorgio del Regno Unito di ufficiali licenziati dall’Austria in
III (In quel collage che era la frammentata Germania, quanto originari di province annesse da Francia o stati
il Re d’Inghilterra lo era anche dell’Hannover). Senza satelliti, che tuttavia non si riconoscevano in questi
contare coloro che, con la madrepatria invasa, seguendo Paesi. Attorno ad essi poteva costituirsi un’armata di li-
proprie convinzioni e relazioni di fedeltà, non esitarono berazione italiana (V. Ilari & P. Crociani, L’Armata ita-
30 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO IX