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A PROPOSITO DI...
LETTERA DELLA SIGNORA LINA CASTELLANI, VEDOVA FRIGNANI,
DEL 10 GIUGNO 1946 INDIRIZZATA AL GENERALE FILIPPO CARUSO
Come frequente all’epoca, si erano sposate a meno di che aveva segnato la storia italiana del primo novecento.
vent’anni. I mariti, due Tenenti, prestavano servizio a Sono fatti oggi noti, ma che, in quelle ore, rimasero
Roma da pochi mesi. Erano già stati impiegati in riservatissimi.
guerra: Fontana sul fronte greco, mentre Rodriguez Certamente i bombardamenti e l’avanzata alleata a sud
Pereira in Africa settentrionale, dove aveva già dimostrato rendevano la situazione dell’ordine pubblico molto
il suo valore, tanto da essere decorato in vita con la precaria nella Capitale, ove risiedevano i vertici istitu-
Medaglia di Bronzo al Valor Militare. zionali e i dirigenti del partito. Il 14 agosto 1943, il
A Roma, però, la vita di quei giovani ufficiali non Governo italiano dichiarò Roma “città aperta”, per
sarebbe stata migliore. I disagi aumentavano quotidia- evitare il bombardamento e la distruzione delle infra-
namente e le paure coinvolgevano anche le giovani strutture cittadine e per proteggere la popolazione civile.
mogli. Il 19 luglio 1943, la Capitale fu bombardata per L’instabilità raggiunse il culmine nella serata dell’8 set-
ore, per la prima volta nella sua millenaria storia. In tembre, dopo la proclamazione dell’armistizio. Fu
quella tragica mattinata, rimasero vittime dell’attacco proprio in quei minuti, erano da poco passate le 19.45,
aereo anche il Comandante Generale dell’Arma, Ge- che 14mila paracadutisti tedeschi, di stanza all’aeroporto
nerale Azolino Hazon, e il Capo di Stato Maggiore di Pratica di Mare, si mossero verso la Capitale, impa-
del Comando Generale, Colonnello Ulderico Barengo. dronendosi, alle 20.30, del deposito di Mezzocammino,
Nel pomeriggio della domenica successiva, era il 25 con milioni di litri di carburante. Continuando ad
luglio, a Villa Savoia (l’attuale Villa Ada), i superiori avanzare verso Roma, i nazisti si trovarono di fronte la
di quei due giovani ufficiali arrestavano il duce, su difesa dei militari italiani. Erano Granatieri di Sardegna,
ordine del re. Erano il Tenente Colonnello Giovanni Lancieri di Montebello e Carabinieri. Furono ore
Frignani e i Capitani Raffaele Aversa e Paolo Vigneri. terribili, che videro salire la tensione alle stelle. A Roma
Dopo oltre un ventennio, veniva deposto un uomo iniziò una vera e propria battaglia principalmente sul
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IX 37