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CRONACHE DI IERI







                                                          di ENRICO CURSI







                     a sera del 29 dicembre 1945, intorno alle ore  Subito dopo i malviventi, che si trovavano vicino al car-
                     19.30,  Giuseppe  Rapucci,  capo  treno  in    retto, iniziarono a sparare con moschetti e pistole in
            L servizio  sul  treno  OL 5,  proveniente  da          loro possesso contro i militari dell’Arma che senza esi-
            Formia e diretto a Napoli, si presentò nell’ufficio del  tazione risposero al fuoco.  Nella fase iniziale della spa-
            Vice Brigadiere Concetto De Martino, comandante         ratoria  il  Carabiniere  Rocco  Belli  venne  colpito  al-
            della squadra della polizia ferroviaria di Villa Literno,  l’avambraccio sinistro, mentre una scheggia di pallottola,
            per sporgere una denuncia.                              fortunatamente, gli forava solamente la tasca del pa-
            Il tutto aveva avuto inizio durante la sosta allo scalo di  strano e della giacca, andandosi a fermare nel porta si-
            Cancello Arnone. Qui un gruppo di persone, stimabile    garette metallico. Intanto il rumore prodotto dell’esplo-
            in circa trenta elementi, dopo aver spiombato due carri  sione dei colpi aveva spaventato il cavallo tanto da farlo
            contenenti tabacco, erano salite sul treno dal quale, una  precipitare, unitamente al carretto trainato carico di re-
            volta ripresa la marcia, avevano lanciato, lungo la tratta  furtiva, nel canale d’acqua che fiancheggiava la strada.
            ferroviaria Cancello Arnone - Villa Literno, sei botti  Al termine della sparatoria, protrattasi per una buona
            contenenti foglie di tabacco; in tutto ne risultarono sot-  mezz’ora e nel corso della quale i carabinieri avevano
            tratte complessivamente dai vagoni circa ventiquattro   sparato circa 100 colpi di moschetto, i malviventi ave-
            quintali. In considerazione del fatto che analoghi furti  vano diretto il fuoco delle loro armi anche verso un au-
            si stavano verificando con una certa continuità, imme-  totreno fermo con i fanali accesi che si trovava sulla
            diatamente il comandante della Stazione di Villa Li-    strada a causa di un guasto, avendolo ritenuto erronea-
            terno, Maresciallo Capo Giovanni Sergio, organizzò un   mente appartenere ai militari.
            servizio di appiattamento. Vennero così impiegati sei   L’oscurità della notte, una pioggia torrenziale e le con-
            militari,  alcuni  effettivi  alla  predetta  Stazione  e  altri  dizioni del terreno che non consentivano ai carabinieri
            alla  squadra  di  polizia  ferroviaria:  il Vice  Brigadiere  di muoversi in sicurezza, costrinsero i militari dell’Arma
            Emilio Arrocca, il Vice Brigadiere Concetto De Mar-     a mantenere la propria posizione. Poi, trascorse ormai
            tino, l’Appuntato Antonio Taurasi e i Carabinieri Rocco  un paio d’ore dalla fine della sparatoria, il Maresciallo
            Belli, Raffaele Giannotti e Francesco De Rosa.          Sergio con un altro militare decise di rientrare in ca-
            Il dispositivo venne dislocato su un passaggio obbligato,  serma, distante circa quattro chilometri, per far curare
            denominato Canale Vecchio, che immetteva sulla strada   il carabiniere ferito e tradurvi in stato di arresto il Reccia,
            Cancello Arnone – Villa Literno.                        reo di esser stato sorpreso nel tentativo di fare da batti-
            Così, intorno alle ore 22, ecco arrivare all’orecchio dei  strada alla banda di malviventi.
            militari appostati lo scalpitio degli zoccoli di un cavallo  Espletate tutte le operazioni, il comandante di Stazione,
            che trainava un carretto e sembrava si stesse avvicinando.  dopo  aver  recuperato  ulteriori  munizioni,  ritornò  sul
            Giunto a circa 300 metri dal bivio per il Canale Vecchio,  posto. Poi, giunta l’alba, venne effettuato un rastrella-
            il carretto si arrestò. Poi, dopo pochi istanti, ecco apparire  mento. Pur non avendo trovato i malviventi i carabinieri,
            ai carabinieri un ciclista che, appena accortosi della pre-  ai quali si erano aggiunti quelli della squadriglia di Al-
            senza dei militari, fece inversione di marcia iniziando a  banova prontamente inviati dal Sottotenente Paolino
            pedalare a tutta velocità. Prontamente inseguito e fer-  Jervolino, comandante della Tenenza di Aversa, riusci-
            mato in sella alla bicicletta dai carabinieri fu identificato  rono comunque a recuperare cinque quintali di tabacco.
            in un giovane 21enne di Albanova, tale Giovanni Reccia.                                          Enrico Cursi



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO IX  33
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