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PAGINE DI STORIA













            poteva funzionare perché alimentata da sentimenti po-   lurato dal Duce che lo aveva esautorato il 21 agosto as-
            litici, esperienze personali e di corpo (era stata la PAI a  sumendo personalmente il comando della Guardia, e
            disarmare e a subentrare ai Carabinieri a Roma, il 7    Nicchiarelli come vice. Con circolare del 28 agosto i le-
            settembre 1943), prospettive diverse, anche se il compito  gionari dovettero togliere le “M” saettanti dalle mostrine
            di controllo del territorio tutto sommato venne espletato,  e a fine anno alla GNR vennero tolti pure i compiti di
            per quanto con compromessi e gli immancabili eccessi.   polizia. Il destino dei Carabinieri era già stato deciso
            Non c’era collante ideologico a farne un corpo coeso e  dai tedeschi che avevano ottenuto di procedere al di-
            funzionale alle intenzioni di chi l’aveva creato. La so-  sarmo e alla deportazione dei militari in Germania. Il
            vrapposizione della GNR al sistema delle stazioni dei   braccio di ferro iniziato a ottobre 1943 a Roma si con-
            Carabinieri implicava di svolgere sia il controllo del-  cludeva così a Salò rinfocolando le accuse di slealtà alla
            l’ordine pubblico sia le operazioni di polizia che, so-  causa nazifascista, di mantenimento occulto delle fedeltà
            prattutto quelle su grande scala, non potevano che essere  alla monarchia e della tradizionale avversione ai tedeschi.
            rivolte all’attività repressiva della lotta partigiana. Della  A maggio Mussolini aveva acconsentito alla richiesta
            resistenza e quindi degli antifascisti, dal punto di vista  di smobilitare 10.000 Carabinieri della GNR per de-
            dell’intelligence, si occupavano gli Uffici politici inve-  stinarli alla Luftwaffe come bassa forza alle unità del-
            stigativi  della  GNR  istituiti  in  ogni  città,  con  tutto  l’antiaerea. Con la consueta ipocrisia quest’atto di forza
            quanto ne consegue. Tale attività si univa a quella di  era stato fatto passare come adesione volontaria all’eser-
            monitoraggio dell’opinione pubblica e quindi di infor-  cito tedesco, quando invece le modalità del trasferimento
            mazioni sul fronte interno, ma anche su quello che av-  assomigliavano a una vera e propria deportazione. Nella
            veniva tra i tedeschi e nei rapporti con gli italiani.   GNR restavano così all’incirca trentamila Carabinieri,
            Il capo di Stato maggiore, generale Niccolo Nicchiarelli,  destinati per lo più all’ordinaria amministrazione in un
            di fatto vicecomandante della GNR, nell’estate del 1944  precario equilibrio e in una forzata coabitazione con le
            tentò a suo modo di schermare i tentativi dei tedeschi  altre unità militari repubblichine e con la Wehrmacht
            e dei fascisti più intransigenti di esfiltrare i Carabinieri  che deteneva il potere di fatto, immersi in un clima di
            perché ritenuti infidi e doppiogiochisti per aver man-   sospetto e di ostilità. I Carabinieri di Fiesole ad agosto
            tenuto il legame con la monarchia. La sua considera-    erano sotto stretta osservazione dei tedeschi, perché so-
            zione era basata su un giudizio puramente tecnico, poi-  ventemente  impegnati  nel  pattugliamento  in  aperta
            ché l’Arma era l’«unica forza di polizia disciplinata e  campagna. E in effetti quelle perlustrazioni servivano
            tecnicamente preparata» e doveva rappresentare la con-  per passare informazioni ai partigiani di Giustizia e Li-
            tinuità istituzionale attraverso il presidio del territorio,  bertà, come confermò l’imboscata del 29 luglio quando
            indipendentemente dalla fede politica.  Era un principio  nelle mani dei tedeschi rimasero il Carabiniere Seba-
            condiviso negli ambienti fascisti, per la collaudata espe-  stiano Pandolfo e un civile subito passati per le armi.
            rienza e per la necessità di potersi avvalere di una strut-  Altri tre militi erano riusciti a far perdere le proprie
            tura ramificata ed efficiente nei compiti di istituto, sia  tracce dopo un conflitto a fuoco, ma si consegneranno
            in tempi di guerra sia una volta terminate le ostilità.  il 12 agosto avendo saputo che altrimenti dieci ostaggi
            Con la nascita delle Brigate Nere (14 agosto 1944, con  sarebbero stati fucilati. Alberto La Rocca, Vittorio Ma-
            decreto n. 469) la GNR era stata incorporata nell’esercito  randola e Fulvio Sbarretti finirono davanti al plotone
            repubblichino. Renato Ricci era fermamente contrario    d’esecuzione per salvare le vite dei civili al prezzo della
            a snaturarne la struttura, e aveva protestato violente-  propria. Fu uno degli episodi che fece rompere gli indugi
            mente con Mussolini con l’unico risultato di essere si-  alle autorità naziste per liquidare l’Arma.



            42 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IX
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