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PAGINE DI STORIA
Tutto rispondeva alla finalità di annullare
un’identità precisa di appartenenza all’Arma
recidendo i legami con il recente passato
e con la secolare tradizione. Nel nome
di quella identità e dell’onore militare,
il Tenente Colonnello Edoardo Alessi, primo
comandante del battaglione dei paracadutisti
che si era distinto per valore in Africa, come
comandante del Gruppo di Sondrio continuò
a garantire l’ordine pubblico, ma con l’obiettivo
di impedire scontri e vendette spicciole,
fedele allo spirito dell’Arma e al suo senso
di profonda spiritualità cristiana
trenta anni di reclusione. Il 13 aprile 1945 diventerà spetto agli eventi, mentre più in generale i Carabinieri
comandante in capo di tutte le forze partigiane della intesero preservare una continuità con il passato rima-
Valtellina e cadrà in circostanze mai del tutto chiarite il nendo al fianco della popolazione civile e coltivando
26 in uno scontro a fuoco. come riserva mentale la fedeltà alle istituzioni pre-re-
Al 20 gennaio 1944 la GNR ha in organico 4.552 uffi- pubblichine. Che l’atteggiamento fosse questo, anche
ciali, 17.504 sottufficiali e 105.345 militi per un totale in considerazione di un quadro storico complesso di
di 127.401 uomini. L’adesione dei Carabinieri al nuovo cui sfuggiva una piena comprensione e con la spaccatura
organismo il più delle volte è puramente formale, e la della guerra civile, emerge da un’informativa al Mare-
documentazione pervenuta dagli archivi della RSI ci sciallo Graziani datata 19 giugno 1944 nella quale si
consegna il quadro di una minoranza ideologizzata o rimarcava che «le legioni dei Carabinieri, che mantenevano
con ambizioni di carriera e atteggiamento passivo ri- continui contatti con i vari comandi, si sentivano legati al-
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IX 39