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PAGINE DI STORIA
STRALCIO DEL DECRETO LEGISLATIVO DEL 18 DICEMBRE 1943
CIRCA L’ORDINAMENTO E IL FUNZIONAMENTO DELLA GNR
gioni di frontiera, 18 forestali, 12 battaglioni di ordine
pubblico (82 compagnie), 5 battaglioni motorizzati, 3
Gruppi squadroni. Prevista persino la formazione di
una banda militare. I gradi erano corrispondenti a
quelli dell’esercito, salvo quelli del milite scelto (equi-
valente al caporal maggiore), del milite (caporale) e
dell’allievo milite (soldato). Per il Marersciallo Rodolfo
Graziani, ministro della Difesa nazionale, la GNR era
«un ibrido e naturalmente non riuscito connubio».
Il primo atto di nascita della GNR risaliva comunque
all’annuncio del 20 novembre 1943, con una forza di-
chiarata di 140.000 uomini. Per la Repubblica sociale
mussoliniana Adolf Hitler voleva un esercito di partito
su modello delle SS naziste, ma si era scontrato con
l’impostazione che perseguiva il Maresciallo Graziani,
il quale era irremovibile dall’idea di un esercito nazio-
nale e non politico, e infatti solo il 30 giugno 1944 il
Partito fascista repubblicano si doterà di una milizia
spiccatamente politica, con le 39 Brigate Nere di cui
facevano parte tutti gli iscritti dai 18 ai 60 anni, agli
ordini del segretario Alessandro Pavolini. La RSI an-
noverava una serie di forze di polizia e di unità male
armate, poco addestrate, con maglie larghe per l’ar-
ruolamento che non filtravano né gli avventurieri e
neppure i pregiudicati. Questo spiega la creazione di
milizie pressoché private come le bande Koch, Polla-
strini, Colombo, Carità, che si macchieranno di orrendi
crimini, la Legione autonoma Ettore Muti, e l’anomalia
assoluta costituita dalla X Mas del principe Junio Va-
lerio Borghese che non rispondeva neppure a Mussolini
e alle autorità repubblichine, in quanto aveva stipulato
un trattato di alleanza ad personam direttamente con il
Terzo Reich. La GNR, agli ordini del comandante
generale Renato Ricci, era sicuramente la formazione
più strutturata e la meglio armata ed equipaggiata. La
struttura di vertice, oltre a Ricci, prevedeva Italo Ro-
megialli vice comandante e Nicolò Nicchiarelli capo
di Stato maggiore. Si entrava a farne parte come truppa
su base volontaria (era precluso l’arruolamento di ri-
chiamati alle armi) nella fascia d’età 17-20, mentre i
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