Page 12 - Notiziario Storico 2023-6
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PAGINE DI STORIA
d’ordine di V. E. [Vittorio Emanuele – ndA], l’incarico
di recarmi a Villa Savoia per farvi accedere, con me pretesto,
un certo numero di carabinieri e l’autoambulanza dell’au-
toparco del Ministero dell’Interno e predisporre tutte le altre
misure in vista della preannunziata visita di Mussolini a
Sua Maestà il Re e dei conseguenti provvedimenti». Questa
testimonianza è consonante con la versione che diede il
Comandante Generale Cerica nella citata relazione per
il Presidente del Consiglio Bonomi. Per cui, per “riunione
segreta” si deve intendere quella che convocò lo stesso
Cerica presso il Gruppo di Roma: «alle ore 14 convocai
nell’ufficio del Comandante del Gruppo Interno di Roma
[Ten. Col. Frignani – ndA] a viale Liegi l’Ispettore di
Polizia della Real Casa Comm. Morazzini che mi era noto
quale persona riservata, prudente e ligia alla Corona».
Ritornando ai presenti a Villa Savoia, prendiamo in
esame ulteriori tre testimonianze. Quella meno appro-
fondita è del Generale Paolo Puntoni poiché assieme
al re era rimasto nei saloni della Villa. Nel suo diario
(Parla Vittorio Emanuele III, ediz. Il Mulino, 1993) egli
scrive: «Lascio soli i Sovrani e vado a vedere come si sia
svolta l’operazione del fermo di Mussolini. Appena fuori
della palazzina, il Duce ha cercato la sua macchina che era
stata accostata ad una siepe poi ha fatto qualche passo nel
viale che conduce al cancello. Un capitano dei carabinieri
gli è andato incontro e l’ha avvertito che per ordine supe-
riore, sembra che abbia detto addirittura per ordine di Sua
PIETRO ACQUARONE, MINISTRO
Maestà, doveva invitarlo a salire su un’altra vettura per DELLA REAL CASA DEL REGNO D'ITALIA
sottrarlo a eventuali reazioni della folla. Alle parole “è per
la vostra incolumità” Mussolini si è limitato a rispondere vice, il poco ricordato Tenente Colonnello Torella da
“non ci credo”. De Cesare ha chiesto di seguire la sorte del Romagnano che, come detto, aveva accompagnato, per
suo Capo. Entrambi, senza opporre resistenza e senza par- ultimo, il Prefetto De Cesare lungo lo scalone fino al
lare, sono saliti su un’autoambulanza della polizia che è cortile. Mentre gli altri se ne erano andati al seguito
uscita da Villa Savoia per un cancello secondario. Il Duce dell’ambulanza, Torella era rimasto nello spiazzo e, cre-
è stato temporaneamente alloggiato in una caserma dei ca- dibilmente, raccontò poi al suo superiore ciò a cui aveva
rabinieri». È chiaro che Puntoni può parlare dell’episodio appena assistito. Nicola De Cesare è un altro testimone
in quanto descrittogli poco dopo che sia accaduto. Al- dell’arresto del duce. Di quest’ultimo seguirà le sorti
trimenti non avrebbe senso scrivere «…vado a vedere fino alla Legione allievi carabinieri. Poi, quando Mus-
come si sia svolta l’operazione del fermo di Mussolini». solini verrà trasferito a Ponza, sarà condotto a Regina
È assai verosimile che il suo suggeritore sia stato il suo Coeli. Silvio Bertoldi così riporta quanto raccontatogli
12 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO VIII