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PAGINE DI STORIA
Per quanto riguarda Per quanto riguarda l’Arma dei Carabinieri, coloro che
produssero un rapporto sui fatti di Villa Savoia furono
l’Arma dei Carabinieri, esclusivamente il Capitano Vigneri, comandante della
Compagnia Interna di Roma, e il Generale Filippo Ca-
coloro che ruso. In congedo dal marzo 1943, costui formò il Fronte
clandestino di resistenza dei carabinieri venendo poi
decorato di medaglia d’oro al valor militare. Altre testi-
produssero un monianze ci sono giunte da Mussolini, dal segretario
De Cesare e, per il tramite di Torella, dal Generale
rapporto sui fatti Puntoni. Non risulta che vi siano stati, tra i presenti,
ulteriori contributi.
Ciò detto, abbiamo proceduto ad analizzare le relazioni
di Villa Savoia furono di Vigneri (scritta in terza persona) e di Caruso. La
prima, forse meno conosciuta, è stata redatta il 3 giugno
esclusivamente 1945, a distanza di circa due anni dagli eventi. La rela-
zione di Caruso, invece, non ha una datazione e la sua
il Capitano Vigneri collocazione nel tempo appare molto complessa. Renzo
De Felice, il massimo storico sul fascismo, nel suo vo-
lume Mussolini e il Fascismo – Crisi e agonia del regime,
e il Generale pone in appendice il documento asserendo che sia stato
redatto “dopo la liberazione di Roma”, quindi dopo il 4
Filippo Caruso giugno 1944. Nell’ottobre del 1975, con una lettera fir-
mata di suo pugno, il Generale Caruso trasmetteva al
Comando Generale dell’Arma «…quanto da me annotato
sulle vicende dell’Arma durante l’occupazione dall’8 set-
nel suo “Roma 1943”, testo scritto l’anno dopo quegli tembre 1943 al luglio 1944, nonché alcune note sul Colpo
avvenimenti, il quale citò la presenza di un Ufficiale di Stato del luglio 1943». Nel compendio veniva ricom-
di servizio – per l’appunto Tito Torella - che accom- presa anche la relazione sull’arresto di Mussolini. In as-
pagnò De Cesare lungo la scalinata fino al cortile, pal- senza di una data precisa, è probabile che l’arco tempo-
coscenico dell’arresto. Torella, in effetti, si trovò lì rale indicato da Caruso (settembre 1943 - luglio 1944)
come egli stesso ricorda in un articolo de “l’Unità” del abbia indotto De Felice a porre il documento in una fi-
dicembre 1997: «Una volta il Re ebbe anche a parlarmi nestra temporale successiva all’arrivo degli americani a
della tragedia finale del regime, di cui ero stato, del resto, Roma. Però, con quella lettera di trasmissione, il Gene-
testimone oculare, perché di servizio a Villa Savoia il 25 rale Caruso ha reso più complicata la datazione del suo
luglio 1943». scritto; la relazione, infatti, può essere stata redatta nel
Anche Edoardo e Duilio Susmel, nella loro Opera 1944, come afferma De Felice, ma potrebbe essere stata
Omnia di Benito Mussolini, danno conto della presenza resa nota con la lettera dell’ottobre del 1975 sebbene
del Torella: «[il re] conduce l’ospite [Mussolini – ndA] sia arduo accettare l’idea che un resoconto su fatti così
nel suo studio, mentre De Cesare resta nell’anticamera importanti sia rimasto dormiente per 30 anni resistendo
in compagnia del colonnello Torella di Romagnano… [il ad ogni forma di pubblicità o divulgazione.
re] chiede a De Cesare chi egli sia […] De Cesare si pre- Da un’analisi sinottica delle due relazioni è di tutta evi-
senta prima di seguire Mussolini giù per la rampa di si- denza che esse sono pressoché gemelle: hanno la me-
nistra, che costeggia la facciata della villa. Li accompagna desima struttura sintattica, osservano lo stesso ordine e
per un tratto il colonnello Torella di Romagnano». sviluppo narrativo, sovente utilizzano uguali vocaboli,
8 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO VIII