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PAGINE DI STORIA
«Mussolini allarga le mani, serrate su una piccola agenda»
oppure «Vigneri lo prende per il gomito sinistro» o ancora
«rivolgendosi agli uomini ordina: su ragazzi, presto», pas-
saggi identici nelle due relazioni, si ritiene siano ascri-
vibili, primariamente, a chi fu attore in quella coreografia
e che poté fissare nella mente queste istantanee. Vieppiù,
potrebbe in tal senso deporre quanto riportato nel vo-
lume Storia documentale dell’Arma dei Carabinieri, dal
secondo conflitto mondiale alla nascita della Repubblica,
del Generale Arnaldo Ferrara il quale afferma che la
prima relazione sui fatti di Villa Savoia fu scritta dal
Capitano Vigneri; del testo di Caruso, invece, non viene
fatto alcun cenno. Ma se si ammette l’ipotesi che sia
stato Frignani a narrare gli eventi a Caruso, ciò può es-
sere avvenuto prima del 23 gennaio 1944, quando il
primo venne arrestato dai tedeschi per essere poi truci-
dato alle fosse ardeatine. Si tratta, comunque, solo di
congetture, non sufficienti a risolvere il dilemma.
TENENTE COLONNELLO DI CAVALLERIA Accanto alle continue e diffuse assonanze che caratte-
TITO LIVIO TORELLA DA ROMAGNANO rizzano le due esposizioni, vi sono tuttavia alcune diffe-
Lo si riproduce per comodità di esposizione: renze. La relazione di Caruso si conclude nel momento
Vigneri: «Duce, in nome di Sua Maestà il Re vi preghiamo in cui l’ambulanza lascia Villa Savoia. Il racconto di
di seguirci per sottrarvi ad eventuali violenze della folla» Vigneri, invece, prosegue con la descrizione del trasfe-
[Caruso scrive “…da parte della folla”]; rimento del duce alla caserma Podgora in Trastevere, ri-
Mussolini: «ma non ce n’è bisogno!»; porta le iniziative assunte per una sua prima custodia e
Vigneri: «Duce, io ho un ordine da eseguire»; termina con l’arrivo di Mussolini alla Legione Allievi
Mussolini: «allora seguitemi»; carabinieri. Inoltre, alla relazione di Vigneri è allegato
Vigneri: «No Duce, bisogna venire con la mia macchina»; un eccezionale documento: la mappa di Villa Savoia
questa sequenza non risolve il mistero sulla cronologia disegnata a mano in cui sono indicate le esatte posizioni
delle relazioni e ci induce a formulare solo delle ipotesi. occupate nel cortile dai presenti all’arrivo del duce al
Frignani era presente, come detto, a Villa Savoia; si tro- termine dell’udienza. È un’istantanea dal valore ecce-
vava in posizione più defilata (Caruso afferma che “so- zionale, unica e originale, prezioso lascito a storici e
stava una ventina di metri più indietro”; Vigneri scrive studiosi (la mappa verrà rielaborata graficamente e pub-
“una trentina di passi dietro”). Vigneri, invece, ha vissuto blicata nella rivista “Rinascita” del 20 luglio 1963 e su
in prima persona, con particolare intensità e trepidazione “La Domenica del Corriere” del 21 luglio 1963).
quegli istanti. Questa riflessione potrebbe favorire l’idea Vi sono, inoltre, ulteriori differenze. Ricevuto l’ordine
che la relazione di Vigneri sia antecedente a quella di di agire, il Generale Cerica convocò urgentemente una
Caruso: chi pronunciò quelle parole, infatti, non può riunione presso il Gruppo carabinieri in viale Liegi. Vi-
averle trasferite nel suo scritto riproducendo fedelmente gneri descrive il momento in cui arrivò in caserma:
quelle riportate da chi invece non c’era. Anche le frasi «Giunse per primo, alla palazzina del viale Liegi, il capi-
10 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO VIII