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PAGINE DI STORIA
gresso, armati con fucili mitragliatori. Chiuso lo sportello, Il racconto di Vigneri
due agenti in borghese, che si misero sullo sportello d’in-
l’autoambulanza partì a grande velocità. Mussolini pen-
sava sempre che tutto accadesse per proteggere, come aveva prosegue con la
detto il re, la sua ‘incolumità personale’. Dopo una mezz’ora
di corsa, l’autoambulanza si fermò a una caserma di cara- descrizione del
binieri (la caserma Podgora – ndA). La palazzina aveva
le finestre chiuse, ma Mussolini poté vedere che era circon-
data da sentinelle con baionetta inastata, mentre un uffi- trasferimento del
ciale sedette in permanenza nella stanza attigua. Qui
Mussolini restò circa un’ora e quindi, sempre nell’autoam- duce alla caserma
bulanza, fu portato nella caserma allievi carabinieri».
In questa cronaca il duce riporta qualche piccola im- Podgora in
precisione: non era un tenente che si trovò al fianco di
Vigneri, ma il Capitano Aversa; inoltre, non furono due
gli agenti armati di mitra, bensì tre. Trastevere, riporta le
Resta il fatto che, se la relazione di Vigneri è del giugno
sere coeva, colui che per primo diede al popolo, alla iniziative assunte per
1945 e, in linea di massima, quella di Caruso le può es-
gente comune, notizie su come si svolse l’arresto fu pro-
prio Benito Mussolini. Gli articoli pubblicati nell’estate una sua prima
1944 vennero poi riuniti in un supplemento del Corriere
della Sera edito nell’agosto dello stesso anno sotto il custodia e termina
nome di Storia di un anno: il tempo del bastone e della
carota, poi stampato più volte da La Fenice di Firenze.
Inoltre, se il Capitano Vigneri e il Generale Caruso fu- con l’arrivo di
rono gli unici due appartenenti all’Arma e alle Forze
Armate che relazionarono sui fatti di Villa Savoia, con Mussolini alla Legione
riguardo alla storiografia questo primato va presumi-
bilmente ascritto ad alcune opere che videro la luce in Allievi Carabinieri
tempi pressoché contestuali agli accadimenti e, pertanto,
salvo qualche imprecisione imputabile alla ridda di no-
tizie che circolava in quel periodo e a qualche diversa
interpretazione, possono ritenersi, in buona parte, piut- acquisiti dai protagonisti e da testimoni degli eventi.
tosto attendibili. Finito di stampare il 31 agosto 1944 Questo libriccino, dalle pagine ingiallite, che si presenta
dalla tipografia S.A.I.G. di Roma, e quindi scritto nei come una dispensa, è stato scritto in forma anonima; la
mesi antecedenti, il libretto Dal 25 luglio al 10 settembre, sola prefazione è attribuita alle iniziali G. M.. Riporta
con sottotitolo Un organico complesso di documenti editi gli avvenimenti ricostruiti in modo molto, molto simile
ed inediti sulla seduta del Gran Consiglio, l’arresto e il a come poi si sono affermati nella storiografia successiva.
“prelievo” di Mussolini, e l’abbandono di Roma è un vo- L’autore, dunque, dimostra di essere alquanto ben in-
lumetto rarissimo ed è la cronistoria degli avvenimenti formato. Non dimentichiamo che questo documento è
basata su fonti raccolte da diversi memoriali consegnati coevo agli articoli scritti dal duce nel giugno e nel luglio
clandestinamente a giornalisti da parte di politici, tra 1944 (l’autore, del resto, sostiene di averli letti) e, per-
cui alcuni gerarchi del partito, da confidenze e racconti tanto, la cronaca di Mussolini ha rappresentato un’oc-
14 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO VIII