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PAGINE DI STORIA
Si può dunque Vigneri e Caruso (entrambi scrissero anche «lo prende
per il gomito sinistro e lo aiuta a salire»). E poi, con tutte
affermare le implicazioni e le conseguenze sulla sicurezza personale
degli interessati, nel libretto vennero resi pubblici i nomi
con oggettività che degli Ufficiali dell’Arma che eseguirono l’operazione.
Probabilmente, a quest’opera anonima spetta il primato
di averli divulgati. Mussolini, invece, non li citò, proba-
notizie dettagliate bilmente poiché sconosceva i nomi di chi aveva di fronte
(«…a un tratto un capitano dei carabinieri lo fermò»).
e minuziose su L’autore parla anche di Cerica che «…si diresse perso-
nalmente dal tenente colonnello Frignani, comandante del
quanto accaduto gruppo interno dei carabinieri, per incaricarlo dell’esecu-
zione dell’ordine ricevuto, affidato poi a due ufficiali in-
telligenti e di sicura riservatezza, il capitano Vigneri e il
a Villa Savoia capitano Aversa. A collaborare con i due ufficiali dallo
stesso Cerica fu destinato il commissario di pubblica sicu-
(ed anche in seguito) rezza Marzano, già appartenente all’Arma». Si può dun-
que affermare con oggettività che notizie dettagliate e
minuziose su quanto accaduto a Villa Savoia (ed anche
fossero già note in seguito) fossero già note ancor prima che Caruso e
Vigneri redigessero le loro relazioni. Stessa cosa può
ancor prima che dirsi per il rapporto sui fatti che il Generale Cerica in-
dirizzò nel 1944 al Presidente del Consiglio Bonomi.
Sul finire del 1944 (l’autorizzazione prefettizia è del 9
Caruso e Vigneri novembre 1944), di poco seguente all’opera anonima,
venne pubblicato Mussolini in prigionia, vita intima
redigessero le dell’ex dittatore dal 25 luglio al 12 settembre 1943 (Roma,
1944) di Mario Agricola e Michelino Da Limbara (che
loro relazioni non si esclude siano due pseudonimi), libro anch’esso
di difficile reperibilità. I due autori affermano in pre-
messa che «…la narrazione che segue non è se non una
fedelissima trascrizione di quanto si è potuto raccogliere
dalla viva voce e dai rapporti di alcuni testimoni, i quali
per il gomito, cortesemente spingendolo dentro». Se non il poterono seguire le vicende della vita di Mussolini dal mo-
primo, è questo uno dei primissimi pubblici resoconti mento in cui egli venne arrestato a Villa Savoia [fino alla
che dettaglia circostanze ancora inedite. Stupisce, in ef- sua liberazione]. Le persone interrogate hanno desiderato,
fetti, come fossero conosciute addirittura le parole e le per ovvie ragioni, di conservare l’incognito; ma possono
frasi che si scambiarono il duce e il Capitano Vigneri, essere ritenute veridiche le loro rivelazioni che si è avuto
peraltro non riportate in questi termini da Mussolini cura di raffrontare l’una all’altra».
in Storia di un anno. Soprattutto due particolari, in- Il lavoro, dunque, si è basato su interviste ai protagonisti,
dubbiamente ignoti fino a quel momento, vengono ri- su confidenze raccolte e sulla visione di qualche rap-
presi: il gomito e il libriccino che il duce porta con sé, porto. Come formula narrativa, anche con riguardo ai
passaggio molto simile a quel “Mussolini allarga le mani, momenti dell’arresto del duce, nella loro globalità de-
serrate su una piccola agenda” riportato nelle relazioni di scritti come poi sono a noi giunti, gli autori scelgono di
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 6 ANNO VIII 17