Page 17 - Notiziario Storico 2023-4
P. 17

PAGINE DI STORIA















                                                di FLAVIO CARBONE e CIRO NIGLIO

















                       hissà cosa pensava il Comandante Generale    ferroviario, tanto che risultò il quartiere più colpito dal
                       dell’Arma dei Carabinieri Reali il 19 luglio  bombardamento su Roma. Non fu l’unico bersaglio; a
                       1943, dopo che la prima ondata di bom-       lui fecero seguito tristemente i quartieri Tiburtino, Pre-
            Cbardieri americani aveva devastato il quar-            nestino, Casilino, Labicano, Tuscolano e Nomentano.
            tiere di San Lorenzo, a Roma e poi gli altri quartieri  Complessivamente vi furono circa 1.500 deceduti nel
            che ebbero tante vittime civili. Sino a quel momento la  bombardamento  e  4.000  feriti,  insieme  agli  ingenti
            sede della Cristianità era stata risparmiata, ma purtroppo  danni materiali causati al patrimonio immobiliare che
            non durò in eterno.                                     colpirono anche la Basilica di San Lorenzo prospiciente
            Il rischio di un bombardamento era davvero concreto e   il cimitero del Verano e lo stesso cimitero: nuovi morti
            quel lunedì mattina alle ore 11.03, per la prima volta, le  e vecchi morti si confusero senza alcuna distinzione.
            bombe alleate sovrastate dal rombo dei motori d’aero-   Dunque si può solo immaginare che, al termine della
            plano toccarono il terreno e rappresentarono così un    prima ondata, verso le ore 11.15 il Generale Azolino
            ricordo indelebile per i romani che, ove poterono, corsero  Hazon si sia precipitato come non mai verso la zona
            a proteggersi negli scantinati e nei rifugi dell’Unione  più colpita di Roma, saltando a bordo di un’autovettura
            Nazionale Protezione Antiaerea.                         militare insieme al capo di stato maggiore del Comando
            Come tutti i lunedì Roma era una città che brulicava di  Generale dell’Arma, il Colonnello Ulderico Barengo,
            attività, pubbliche e private e che vedeva i bambini a  uno dei più importanti storici dell’Arma di quegli anni,
            casa, talvolta accuditi dalle mamme, talaltra lasciati da  e  al  suo  ufficiale  d’ordinanza,  il Tenente  Colonnello
            soli con i fratellini maggiori, mentre i papà erano al la-  Leonardo Perretti.
            voro e tra questi molti Carabinieri.                    Il mezzo militare partito da via XXIV Maggio, sede
            Nei giorni precedenti, il bombardamento era stato an-   del Comando Generale all’epoca, raggiunse la zona dei
            ticipato dal lancio di volantini che avvertivano la popo-  bombardamenti velocemente. Con gli allarmi antiaerei
            lazione di quello che sarebbe successo, ma nessuno diede  attivati, solamente le forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco
            peso a quei foglietti.                                  e  gli  appartenenti  all’UNPA  potevano  muoversi  con
            Quando le tante sirene suonarono, molti cittadini del-  una certa libertà, ma con gravissimi rischi personali.
            l’Urbe cercarono di proteggersi nei bunker antiaereo.   L’autovettura stava fiancheggiando la città universitaria
            Non tutti vi riuscirono; le bombe si concentrarono sul  percorrendo viale Regina Margherita quando, giunta
            quartiere di San Lorenzo, sede di un importante scalo   in prossimità di piazzale del Verano, una seconda ondata



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VIII  17
   12   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22