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PAGINE DI STORIA
di FLAVIO CARBONE e CIRO NIGLIO
hissà cosa pensava il Comandante Generale ferroviario, tanto che risultò il quartiere più colpito dal
dell’Arma dei Carabinieri Reali il 19 luglio bombardamento su Roma. Non fu l’unico bersaglio; a
1943, dopo che la prima ondata di bom- lui fecero seguito tristemente i quartieri Tiburtino, Pre-
Cbardieri americani aveva devastato il quar- nestino, Casilino, Labicano, Tuscolano e Nomentano.
tiere di San Lorenzo, a Roma e poi gli altri quartieri Complessivamente vi furono circa 1.500 deceduti nel
che ebbero tante vittime civili. Sino a quel momento la bombardamento e 4.000 feriti, insieme agli ingenti
sede della Cristianità era stata risparmiata, ma purtroppo danni materiali causati al patrimonio immobiliare che
non durò in eterno. colpirono anche la Basilica di San Lorenzo prospiciente
Il rischio di un bombardamento era davvero concreto e il cimitero del Verano e lo stesso cimitero: nuovi morti
quel lunedì mattina alle ore 11.03, per la prima volta, le e vecchi morti si confusero senza alcuna distinzione.
bombe alleate sovrastate dal rombo dei motori d’aero- Dunque si può solo immaginare che, al termine della
plano toccarono il terreno e rappresentarono così un prima ondata, verso le ore 11.15 il Generale Azolino
ricordo indelebile per i romani che, ove poterono, corsero Hazon si sia precipitato come non mai verso la zona
a proteggersi negli scantinati e nei rifugi dell’Unione più colpita di Roma, saltando a bordo di un’autovettura
Nazionale Protezione Antiaerea. militare insieme al capo di stato maggiore del Comando
Come tutti i lunedì Roma era una città che brulicava di Generale dell’Arma, il Colonnello Ulderico Barengo,
attività, pubbliche e private e che vedeva i bambini a uno dei più importanti storici dell’Arma di quegli anni,
casa, talvolta accuditi dalle mamme, talaltra lasciati da e al suo ufficiale d’ordinanza, il Tenente Colonnello
soli con i fratellini maggiori, mentre i papà erano al la- Leonardo Perretti.
voro e tra questi molti Carabinieri. Il mezzo militare partito da via XXIV Maggio, sede
Nei giorni precedenti, il bombardamento era stato an- del Comando Generale all’epoca, raggiunse la zona dei
ticipato dal lancio di volantini che avvertivano la popo- bombardamenti velocemente. Con gli allarmi antiaerei
lazione di quello che sarebbe successo, ma nessuno diede attivati, solamente le forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco
peso a quei foglietti. e gli appartenenti all’UNPA potevano muoversi con
Quando le tante sirene suonarono, molti cittadini del- una certa libertà, ma con gravissimi rischi personali.
l’Urbe cercarono di proteggersi nei bunker antiaereo. L’autovettura stava fiancheggiando la città universitaria
Non tutti vi riuscirono; le bombe si concentrarono sul percorrendo viale Regina Margherita quando, giunta
quartiere di San Lorenzo, sede di un importante scalo in prossimità di piazzale del Verano, una seconda ondata
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VIII 17