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CARABINIERI DA RICORDARE
Il 12 settembre 1943
anche la caserma
dei Carabinieri di che: “l’Arma doveva rimanere al suo posto, per l’assegna-
Via Lamarmora, che a mento che le forze patriottiche facevano di essa in un pros-
simo avvenire”.
Nella generale confusione, riferisce il Colonnello Nuz-
quel tempo ospitava zolo, la posizione dell’Arma sembrava essere sostan-
zialmente chiarita: “quale forza di polizia, in territorio
la 1aDivisione occupato dal nemico, doveva rimanere al suo posto, a tutela
della vita e degli averi dei cittadini. Un principio di sban-
damento determinato dalla cattura di alcuni carabinieri
“Pastrengo”, fu arginato con il loro rilascio. Tuttavia, l’evasione di Mus-
solini e la proclamazione della repubblica sociale italiana
la 2 Brigata facevano intuire che le funzioni e la posizione dell’Arma
a
sarebbero state rivedute nelle prospettive del nuovo ordi-
namento statale”. Frattanto, continua Nuzzolo, gli animi
e il Battaglione, fu del personale erano sempre più turbati: “ogni giorno av-
venivano episodi di violenza, dileggi, arresti di carabinieri
circondata e invasa che, ingoiando lacrime, si prodigavano nell’alleviare alle
popolazioni le conseguenza della brutalità tedesca”.
da soldati tedeschi Le file dei reparti iniziarono ad assottigliarsi, special-
mente dopo la notizia del transito di vagoni merci pieni
di Carabinieri catturati in Roma.
e dalle SS naziste In tanti si rifiutarono di prestare giuramento alla re-
pubblica sociale italiana e di transitare nella guardia na-
zionale repubblicana, abbandonando i reparti, mentre la
sorte di quelli rimasti in servizio, a causa della continua
inefficiente collaborazione alle forze nazi-fasciste, si ri-
velerà la mattina del 5 agosto 1944.
circondata e invasa da soldati tedeschi e dalle SS naziste. Dalla sera precedente, con il pretesto di un’esercita-
Recepito, grazie all’intervento del Generale Umberto zione, erano stati fatti convergere su Milano, nelle ca-
Giani, comandante della Divisione, che si trattava di serme di via Moscova e di via Lamarmora, circa mille
forze aventi funzioni di polizia, quella sede e altre ca- carabinieri di stanza nella città e nei comandi esterni.
serme dei Carabinieri furono liberate ed alcuni militari La mattina successiva saranno invece circondati da re-
rimessi in libertà. parti nazi-fascisti e dalle SS, e trasportati, sotto la mi-
Nella difficile situazione del momento, permaneva dun- naccia delle armi, nella caserma “Impero”, in zona Bi-
que l’orientamento di mantenere le posizioni, restando cocca. L’8 agosto, costretti a salire sui vagoni, saranno
vicini alle popolazioni. In quei giorni, analoghe indica- infine deportati. Nonostante questo funesto avveni-
zioni giungevano anche dal Generale di Divisione Dino mento, l’Arma lombarda non fu azzerata, non scom-
Bortolo Zambon, consigliere militare del costituito Co- parve, continuando invece ad operare in clandestinità,
mitato di Liberazione Nazionale milanese, nel senso nelle forze della Resistenza.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VIII 69