Page 74 - Notiziario Storico 2023-3
P. 74
CARABINIERI DA RICORDARE
Il 18 maggio 1945,
ALLA QUESTURA DI BERGAMO
La provincia di Bergamo, come altre appena liberate, con l’approvazione
non fu esente dal fenomeno degli arbitri e delle violenze,
che in quel periodo costituirono un serio e prolungato del CLN e del
problema per l’ordine pubblico. Nella sensibile fase in-
surrezionale e di transizione dei poteri, l’incontrollabilità governo militare
degli avvenimenti e le precarie condizioni della Questura
non consentivano efficaci margini di manovra al suo
dirigente, rendendo piuttosto arduo, se non impossibile, alleato, il
l’effettivo esercizio delle competenze e la stessa espres-
sione dell’autorità. Infatti, assai complessi si riveleranno venticinquenne
l’organizzazione ed il coordinamento sia degli uffici am-
ministrativi che del comparto operativo, disponendo Sergio Valdora
ancora di un apparato burocratico compromesso con il
precedente regime e di forze di polizia ausiliaria, formate
da partigiani, che solo nominalmente facevano capo al accettò l’oneroso
questore, generando talvolta forti preoccupazioni anche
tevano dirsi i rapporti con l’autorità di governo militare incarico di Questore
ai partiti del CLN. Non meno complicati, inoltre, po-
alleato (AMG). In breve, in uno scenario così estrema-
mente difficoltoso si troverà ad amministrare la perso- della città di Bergamo
nalità delegata a garantire l’ordine e la sicurezza nel-
l’ambito della provincia.
I primi questori della Liberazione furono generalmente
delle figure politiche, investite dai CLN, come accadde bon, forti preoccupazioni per l’enorme peso della re-
a Bergamo, con Bruno Quarti, medico del luogo, giel- sponsabilità assunta. In un momento così delicato per
lista. L’ingestibile situazione di Bergamo, in effetti, destò le sorti del Paese, mentre altri declinavano l’incarico, il
particolarmente l’attenzione di Parri, alla vigilia della giovane tenente non si tirò indietro, ma sarà comunque
sua nomina alla presidenza del Consiglio dei ministri, una dura esperienza, peraltro aggravata dalle sospettate
tanto più dinanzi alle improvvise dimissioni del fidato “malefatte” di una frangia incontrollabile della polizia
Quarti dalla carica di questore, dopo appena due setti- ausiliaria, capeggiata da un vicequestore politico, al “ser-
mane dall’insediamento. Anni dopo, il senatore Parri vizio” della Questura. Ingiustamente chiamato in causa
avrà modo di dichiarare che in quelle circostanze l’ac- nel corso di un’inchiesta, per presunte responsabilità
cettazione di una carica direttiva: “rendeva necessaria oggettive, Valdora non sarà soltanto discolpato ma ri-
una buona volontà ed una fede non comuni”. tenuto finanche “vittima” degli avvenimenti. Parri e
Forse sarà proprio Quarti, con il consenso di Parri, a Zambon interverranno personalmente a difesa del loro
proporre Valdora quale sostituto, essendo noti i suoi apprezzato collaboratore, segnalandone i meriti, i peri-
trascorsi nella Resistenza. Il 18 maggio 1945, con l’ap- coli e le sofferenze patite per la causa della Resistenza.
provazione del CLN e del governo militare alleato, il Non saranno completamente scagionati invece i “so-
venticinquenne Sergio Valdora accettò l’oneroso incarico spettati” della polizia ausiliaria, ma neanche perseguiti
di Questore, pur manifestando, sia a Parri che a Zam- per l’intervenuta amnistia.
74 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VIII