Page 54 - Notiziario Storico 2023-3
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A PROPOSITO DI...
La memoria del bene memoria: risorti dalle macerie di un fascismo becero e
barbaro, ricostruiamo la nostra storia grazie agli atti di
significa anche quegli uomini. Forse solo per questo vale credere
nell’essere umano. E della Resistenza hanno fatto parte
ricordare la lotta per la anche i carabinieri. La semplicità di grandi, a volte in-
giustamente anonimi personaggi, perché purtroppo
molte loro storie sono rimaste sconosciute e vengono
liberazione dal ignorate, o comunque il sacrificio di tanti carabinieri
non è stato riconosciuto ufficialmente. Eppure essi com-
nazifascismo, tutti batterono accanto ai partigiani sacrificando la loro vita
“I carabinieri erano al fianco dei cittadini […] dopo la
caduta del Duce l’Arma aveva avuto pochi dubbi sulla
coloro che hanno scelta di campo da fare. E non soltanto perché tradizionalmente
legata alla monarchia dal lontano anno di nascita, il 1814,
partecipato e per iniziativa del re Vittorio Emanuele I di Savoia. La
Repubblica sociale di Salò era stata rinnegata dalla mag-
combattuto nella gioranza dei carabinieri […] i carabinieri erano soli contro
un nemico più forte. Spietato e letale.” (Andrea Galli, “Ca-
rabinieri per la libertà”, Milano, Mondadori, 2016)
guerra di liberazione I Carabinieri avevano radicato il senso dello Stato: “non
si può aderire a una repubblica come quella di Salò, illegale
dal punto di vista costituzionale e per di più alleata a uno
straniero tiranno, per essere poi agli ordini e alle dipendenze
mille volte maggiore, e questa azione aumenta quanto più della guardia nazionale repubblicana cancellando anche il
risponde a ragione e amore, e cresce come tutto ciò che è vivo, nostro glorioso nome di carabinieri, per confonderci con
senza mai cessare e senza conoscere interruzioni”. Queste un’organizzazione paramilitare che non ha storia né gloria,
sono le riflessioni di Lev Tolstoj “Sulla vita”. Ognuno di dove molti dei componenti hanno il solo merito della violenza
noi ha una storia e fa storia, e chi dà un senso alla e della sopraffazione, mentre l’Arma in tutta la sua gloriosa
propria vita, produce la memoria che ci insegna a vivere storia, indipendentemente dai colori politici, ha difeso sempre
se la comprendiamo e se non la dimentichiamo. le leggi dettate da governi lealmente costituiti e ha protetto i
Gli uomini spesso scambiano per vita la loro breve esi- deboli contro i prepotenti.” (Andrea Galli, op.cit.)
stenza, che è solo una piccola parte di essa, e non sanno Sono stati scritti libri che raccontano le imprese dell’Arma
che esiste un nuovo centro di vita verso il quale vanno i in tutta Italia appena scoccato l’8 settembre 1943. Da
raggi di luce della loro azione, e quella stessa luce nord a sud storie di carabinieri si susseguono: risalta il
passando attraverso di loro produce azione su chi li cir- senso del dovere, lo spirito di abnegazione, il loro
conda. Seguire quella luce, è seguire un ideale, per cui la “altissimo contributo di sangue”. Nei libri si analizzano
vita non può diminuire né finire, ma solo rafforzarsi in e si scoprono tante figure di spicco, coraggiose, raccontate
eterno. L’ideale è nella mente e nello spirito è la più alta da testimoni o da figli sopravvissuti, ed ogni volta pare
aspirazione a cui si vuole arrivare o comunque a cui ci si che riaffiorino sempre più particolari. Si scrivono veri e
propone di avvicinare la realtà esistente, un modello cui propri “Diari di lotte e di eroismi”, non si possono di-
si tende nell’azione e nella coscienza. menticare le atrocità vissute. “Libertà, prigionia, salvezza
Tutti coloro che hanno lottato nella Resistenza, nella o morte. Un’atroce roulette russa” (L’arma dei carabinieri
guerra di liberazione hanno avuto il modello ideale cui reali in Roma durante l’occupazione tedesca - 8 settembre
tendere. E a questo è legato fortemente la nostra 1943 / 4 giugno 1944, Fronte Militare di Resistenza di
54 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VIII