Page 56 - Notiziario Storico 2023-3
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A PROPOSITO DI...
merosa che viveva ravigli della sua so-
della modesta quo- pravvivenza. Un do-
tidianità: “allora per lore che l’ha oppres-
cucinare c’erano i car- sa per lunghissimi
boni e noi soffiavamo anni, con “disumani
su questi. Si viveva urli”, e “lunghi stra-
così, di queste cose, ziati e strazianti
non avevamo soldi”. pianti”. Ma anche
E nel suo racconto la sua “immensa fede
c’è anche la nonna in Dio” e la “consa-
di Grotte, che aveva pevolezza che la causa
proprietà terriere nel dei più grandi mi-
viterbese, ma poi ve- sfatti e luttuosi eventi
nuta a Napoli le ave- è da ricercare non
va lasciate in affitto nell’intimo dell’uomo,
“ma non chiedeva ma nella irrazionalità
niente, non rendeva- della guerra che ri-
no nulla. Anche queste chiede e scatena l’odio
origini dicono molto nel quale ottenebran-
della nostra famiglia. do le menti semina
Abbiamo vissuto sem- orrori”. Questo si è
pre in una casa al Vo- portato dietro più
mero, ma all’epoca il di ogni cosa Ales-
Vomero non era una sandro D’Acquisto:
zona residenziale, era il grande dolore del-
tutta campagna”. la madre per tutta
Erano cinque figli, la sua esistenza e
ma dopo Salvo, morì un altro fratello e le due sorelle si dall’altra parte il grande orgoglio del padre e delle zie,
sposarono perché erano già grandi. Alessandro si ritrovò perché “all’epoca, avere una medaglia d’oro, e il sentimento
solo con i genitori: “rimanemmo attaccatissimi io a mia dell’amore di patria, erano tutti valori molto sentiti. Bisogna
madre e mia madre a me”. Si ricorda di quando lo vollero inquadrare l’epoca: morire per la patria era una cosa per la
portare nel ‘45-‘46 alle colonie estive per i figli dei cara- famiglia incredibile. E si deve considerare poi il grande
binieri, ma: “non riuscivo a restare, forse perché sapevo del gesto umanitario, un gesto considerato eroico. Salvo era un
grande dolore di mia madre, pensavo a lei quando piangeva. eroe, e non veniva visto come santo con le sue virtù eroiche:
Tutte le volte che la vedevo in lacrime, per non sentirla bisogna distinguere l’eroe e il santo.”
correvo verso di lei e gridavo forte, per farla smettere”. “In In casa il signor D’Acquisto ha una stanza in cui
casa non si parlava di Salvo, perché non avevamo bisogno conserva tutto ciò che riguarda il fratello Salvo. Quadri,
di commentare il gesto luminoso col quale volle chiudere la medaglie, onorificenze, lettere e fotografie. Racconta di
sua vita terrena. Di contro mia madre mi parlava molto quando il padre, alla morte di Salvo, andò sul posto e
delle sue virtù, soprattutto quando viaggiavamo e trascor- fortunatamente un carabiniere aveva preso la cassetta di
revamo tante ore insieme in albergo”. In una bellissima e ordinanza nella quale furono ritrovate le lettere della
commovente lettera pubblicata e commentata da Franco madrina e alcune della madre. Poi ancora, quando inau-
Piccinelli in “Fiamme d’Argento”, la madre Ines esterna gurarono il monumento a Napoli nel 1971, alla cerimonia
tutto il dolore “immenso e inconsolabile” e di come si me- in piazza Carità si avvicinò una donna alla madre,
56 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VIII