Page 61 - Notiziario Storico 2023-3
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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA

























                                                      di DANIELE MANCINELLI
























                    l tempo scorre veloce, la rincorsa all’innovazione  ponese  il  numero  di  identificazione  fa  riferimento
                    per stare al passo con i tempi coinvolge tutti,  all’anno di regno dell’Imperatore Meiji, giustappunto
                    anche il Paese più tradizionalista del mondo.   il  trentottesimo  nel  1905.  Il  modello  successivo  di
                    Nel settore dell’armamento militare, la necessità  Arisaka, il mod. 44 del 1911, proseguiva la numerazione
            I di  sostituire  la  “vecchia”  dotazione  costituita  con il medesimo criterio. Questo sistema numerico si
            dal fucile “Murata” per l’Impero giapponese si fece evi-  interruppe con il regno di Hiroito, durante il quale si
            dente già nel 1890.                                     volle  assegnare  al  modello  le  ultime  cifre  dell’anno:
            Fu così nominata una commissione di valutazione, co-    chiaramente di quello giapponese. Fu così che l’Arisaka
            ordinata dal Colonnello Nariakira Arisaka, incaricata   prodotto nel 1939 prese il nome di modello 99, perché
            di sviluppare una nuova arma più prestante e moderna    quell’anno  coincideva  con  il  2599  per  i  giapponesi.
            per l’esercito nipponico che, nel 1905, arrivò ad una fa-  Dopo questo tortuoso intrico numerico di date e sigle
            vorevole conclusione. Nasceva quindi il fucile Arisaka  possiamo passare alle caratteristiche di questo fucile. Il
            mod. 38, che prendeva il nome proprio del colonnello    progetto non fu una innovazione totale nel panorama
            d’artiglieria nipponico.                                mondiale delle armi lunghe, infatti possiamo asserire
            Di consueto, in occidente, il nome dei prototipi o dei  con certezza che l’Arisaka presentava una forma molto
            modelli definitivi delle armi deriva da quello del pro-  familiare che richiamava, senza volontà di nasconderlo,
            gettista o dell’ideatore e dall’anno di realizzazione. Se-  l’italianissimo fucile mod. 91: un vero e proprio crocevia
            guendo tale logica il fucile in questione avrebbe dovuto  nella concezione delle armi lunghe italiane (Vedi No-
            chiamarsi Arisaka mod. 905. Nel caso dell’arma giap-    tiziario Storico N. 5 Anno III, pag. 82).



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