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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
L’ Arisaka
COLONNELLO NARIAKIRA ARISAKA
ha accompagnato
i fanti dell’Imperatore
per tutto il secondo
conflitto mondiale
sia nel Pacifico
sia in Manciuria
L’ARISAKA “MADE IN ITALY”
La stipula del patto tripartito il 27 settembre 1940
tra Germania, Italia e Giappone, conosciuto in Ita-
lia come il patto “Roberto” (ROma-BERlino-
TOkyo), portò il paese del Sol Levante a
commissionare all’Italia la costruzione di parte del
suo arsenale. Le motivazioni di questa commessa
militare non sono chiare visto che il Giappone sa-
rebbe stato in grado di adempiere autonomamente
all’ incremento di produzione di armi. Fatto sta che
nelle più famose ed efficienti fabbriche italiane di
Brescia, Gardone Val Trompia e Terni si incomin-
ciò a costruire l’Arisaka Type I Mod. 99. Si stima
una produzione di circa 120.000 esemplari, di cui
quasi la metà negli stabilimenti di Gardone Val
Trompia e la restante metà suddivisa tra la Fab-
brica Nazionale d’Armi e la Beretta.
Il fucile a ripetizione ordinaria, del peso di poco più
di 4 Kg., costruito in acciaio e faggio, dotato di ot-
turatore giroscorrevole a percussione centrale, veniva
alimentato a piastrine mauser da 5 colpi del calibro
di 6,5x50SR o 7,7X58SR, con sistema di punta-
mento caratterizzato da un alzo con cursore che in-
dica dai 500 ai 2.400 metri e tacca di mira fissa a
400 metri, con mirino innestato a coda di rondine.
62 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VIII