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PAGINE DI STORIA





            Per la Direzione, come



           vice-presidente, venne                                   d'oggi abbiamo incaricato. Volendo noi provvederlo d'una


             nominato il 2 agosto                                   persona, che partecipando li stessi suoi sentimenti d'attac-
                                                                    camento alla nostra persona, e Reale Famiglia, e di costante

                   1814 il Maggiore                                 zelo per il bene dello Stato, riunisca tutte le particolari
                                                                    qualità che si esiggono per una carica così importante e de-
                                                                    licata... ed avuto il parere del nostro Consiglio, eleggiamo,
                    Carlo Ludovico                                  costituiamo e diputiamo il suddetto Vassallo Carlo Luigi
                                                                    di Capriglio per Vice Presidente del Buon Governo (...)”.
                  Lodi di Capriglio.                                Ad ogni modo, riassumendo, aon di Revel era il Di-
                                                                    rettore Generale del Buon Governo e il Comandante Su-
                                                                    premo dei CC.RR., des Geneys il Presidente Superiore
                   Una figura forse                                 interinale, e il Lodi il Vice-Presidente. La figura di que-
                                                                    st’ultimo è forse poco conosciuta, ma alla luce delle di-
              poco conosciuta ma                                    namiche che proverò a descrivere, vi è chi lo considera
                                                                    il primo vero Comandante Generale del Corpo.
                anche considerata                                   Nato nel 1755 a Capriglio, nell’astigiano, figlio dei lo-
                                                                    cali feudatari, il 20 giugno 1784, con Regie Commis-
                                                                    sioni, era cornetta soprannumerario del Reggimento Sa-
                da qualcuno come                                    voia Cavalleria,  divenendo  effettivo a  seguito  delle
                                                                    Regie Commissioni del 23 dicembre 1786. La sua si
              primo Comandante                                      prospettava come una carriera lenta: solo il 23 maggio
                                                                    1796 ebbe il grado di luogotenente. Dovette quindi ri-
                                                                    nunciare a titolo e beni con l’invasione francese del
               Generale del Corpo                                   1796 entrando a far parte dell’Armée napoleonica come

                                                                    capitano applicato allo Stato Maggiore. Con la caduta
                                                                    di Napoleone e la Restaurazione, era stato riammesso
                                                                    nel 1814 nell’Armata Sarda col grado di maggiore del
            ricoperto della Direzione Generale, non erano inseriti  Reggimento Savoia Cavalleria, un suo coinvolgimento
            nel  documento  originale  del  Ruolo del Corpo,  ove  il  con il regime francese era quindi provato, e il provve-
            primo comandante – per ingenerare maggior confusione    dimento di riammissione doveva essere motivato da
            – risultava essere il Provana di Bussolino.             buoni legami con Casa Savoia.
            Per la Direzione, come vice-presidente, venne nominato  La prerogativa principale del Presidente del Buon Go-
            il 2 agosto il Maggiore Carlo Ludovico Lodi di Capri-   verno era sovrintendere alle funzioni di polizia in quello
            glio, che doveva essere in strette relazioni col sovrano e  che era un Regno da ricostruire e, per certi versi, da
            apparteneva alla massoneria dal 1790. Peraltro la lettera  reinventare. Troppi aristocratici e militari avevano se-
            d’incarico al Lodi crea ulteriori dubbi in quanto in essa  guito le aquile napoleoniche condividendone valori e
            si riferisce che quello stesso giorno il conte Giorgio des  assorbendone lo spirito rivoluzionario: costituivano un
            Geneys (Vedi Notiziario Storico N. 3 Anno V, pag.       serbatoio  di  esperienza  professionale  preziosa,  ma  di
            12), era investito della Superiore Presidenza interinale  affidabilità almeno dubbia. Accanto a loro la minoranza
            del Buon Governo “(...) Con Biglietto nostro del giorno  dei vecchi appartenenti all’Armata Sarda, che con l’oc-



            26 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VIII
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