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CRONACHE DI IERI
I MILITARI DELLA STAZIONE DI SANTA TERESA DI RIVA IN CONTRADA RAPONE
delle condizioni atmosferiche proibitive, marciarono situazione fu ancora più grave. Pare ci fosse in atto
verso gli uffici del Comune di Santa Teresa armati di un’epidemia e più di uno tra gli abitanti di Misserio
forconi, bastoni, picconi e di quant’altro trovarono, per presentavano serie complicazioni e dovevano essere ri-
esprimere la loro protesta, chi a piedi, chi a dorso di coverati d’urgenza. Prontamente interessato il Prefetto
mulo o d’asino si diressero malintenzionati verso la di Messina, dott. Varinò, da parte del Sindaco di Santa
costa. Tra i presenti c’erano tante donne, guidate dalla Teresa, Angelo Trimarchi, vennero inviati i primi aiuti
signora Concetta “a Limminota”, le quali una volta più urgenti, onde consentire il trasporto della prima
arrivate nel quartiere santateresino denominato Sparagonà, ammalata più grave in ospedale. I militari della Stazione
nei pressi del ponticello ferroviario, decisero di bloccare di Santa Teresa di Riva unitamente ai colleghi di
la linea ferrata. Si distesero lungo i binari e bloccarono Messina, aprirono un varco spalando i detriti per con-
i treni in transito. L’intervento dei carabinieri della sentire il passaggio alle ambulanze in località Rapone,
locale Stazione fu immediato e la loro presenza servì a affinchè le stesse fossero in grado di raggiungere il
calmare gli animi dei rivoltosi e farli desistere dal com- centro isolato. Già la prima autoambulanza, che seguiva
mettere atti peggiori. Arrivò così l’intervento del Sindaco, la Fiat Campagnola AR-51 dei Carabinieri, rimase
l’ing. Giuseppe Trimarchi, che attivò il Prefetto di bloccata dalla furia delle acque del torrente in piena e
Messina, il quale a sua volta inviò sul posto un funzionario dovette essere abbandonata nei pressi della frazione
che promise loro il dovuto interessamento. Solo così la Giardino, non essendo stato possibile ai militari poterla
rivolta fu sedata. Promesse che purtroppo, ancora una trainare con robuste corde fino a Misserio, sebbene ci
volta, non furono mantenute. provarono fino allo stremo secondo alcuni testimoni.
Trascorse un altro decennio e nel marzo del 1962, Nel frattempo una delle ammalate più gravi, la signora
durante l’ennesima piena del torrente Savoca, la frazione Angela Fleri, fu raggiunta proprio dalla campagnola
rimase nuovamente bloccata ed in quella occasione la dei Carabinieri e trasportata con la stessa fino all’Ospedale
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VIII 47