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A PROPOSITO DI...


                                                                      È intorno all’autunno



                                                                         del 1916 che entra


                                                                              nei ranghi dei
            Ma vediamo come sono andate le cose — nel dettaglio.
            Innanzitutto  un  nome:  Lucien-Victor  Guirand  de
            Scévola, francese, pittore e maresciallo del Genio Tra-    “camaleonti” André
            smissioni sul Fronte Occidentale, e una data: agosto
            1914, quando il nostro, realizzati i primi,  amatoriali
            teli  mimetici  e  verificatane  personalmente  l’utilità,  Mare, raffinato pittore
            riesce a formare l’Équipe de camouflage, primo, piccolo
            pittori, scenografi e decoratori teatrali per camoufler cubista parigino, che
            nucleo  autorizzato  dall’Armée  de  Terre a  utilizzare


            cannoni, veicoli, impianti militari e di lì a poco intere
            zone del fronte. I risultati sono talmente incoraggianti    nei suoi splendidi e
            che già nel febbraio del 1915 arriva l’atto ufficiale del
            Ministére de la Guerre e l’ordine di arruolare 125 nuovi  coloratissimi Carnets
            elementi,  preferibilmente…  pittori,  e  destinarli  im-
            mediatamente al fronte di Piccardia. Nel 1918 saranno,            de guerreci ha
            tra  ufficiali  e  truppa,  tremila  effettivi,  distribuiti  su
            tutti i fronti di guerra, dalle Fiandre alla Palestina.
            A scorrere la lista degli artisti che accorrono all’invito  lasciato la più vivida
            di Guirand de Scévola si legge la crema dell’avanguardia
            cubista parigina: Braque, Camoin, Dufresne, La Fre-           testimonianza di
            snaye,  Marcoussis,  Villon,  insieme  a  decine  di  altri
            pittori meno noti o comunque di altra tendenza che
            si  trovano,  insieme  ad  altrettanti  artisti  di  scena,  quella stagione, che
            coinvolti in questo storico atto di nascita del camouflage.
            prendere  rapidamente  il  sopravvento,  per  l’efficacia vide per la prima volta
            Nella  babele  dei  linguaggi  è  tuttavia  il  cubismo  a

            dei risultati percettivi e la semplicità esecutiva delle
            sue forme scalene. D’altronde lo stesso Picasso lo sco-       le avanguardie al
            prirà a Parigi — era l’autunno del 1915 — davanti a
            un convoglio di artiglierie mimetizzate che attraversa     servizio della guerra
            la Capitale: di fronte alle chiazze frastagliate e scom-
            poste, pitturate su quei “quadri-cannoni”, pare abbia
            esclamato sorpreso: “l’abbiamo inventato noi quello! ”.  Section des caméléons. Ed è intorno a quella data che
            Intanto, mese dopo mese l’Èquipe cresce e si sviluppa,  entra nei ranghi dei “camaleonti” André Mare, raffinato
            subito imitata da tutti gli altri eserciti in guerra. Nel-  pittore cubista parigino, che nei suoi splendidi e colo-
            l’ottobre del 1916 è già parte integrante del 1° Reggi-  ratissimi Carnets de guerre ci ha lasciato la più vivida
            mento  Genieri,  con  tanto  di  insegna  ricamata  sulla  testimonianza di quella stagione, che vide per la prima
            bandiera e sulla manica dei cappottoni bleu-horizon     volta le avanguardie al servizio della guerra – ma non
            dell’uniforme:  un  camaleonte  rosso  che  si  morde  la  solo. Tra  le  coloratissime  pagine  di  quei “quaderni”
            coda,  da  allora  quegli  artisti  affardellati  saranno  la  spunta anche una suggestiva missione italiana, pun-



            52 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VIII
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