Page 56 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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A PROPOSITO DI...










             L’insistenza con cui affiorano dalle pagine dei


                 Carnets i Carabinieri lascia infatti intendere


                         una predilezione speciale per il loro



               copricapo. A guadagnare l’evidente simpatia


                   dell’artista è quella forma squisitamente


                     “cubista” della mitica lucerna, quel suo



                 incarnare plasticamente la scomposizione


               per piani che è l’essenza stessa del Cubismo









            “mascheramento”. Crescerà anche il numero degli ef-     parte del leone nei gustosi schizzi del cubista. È infatti
            fettivi  che  andrà  a  ingrossare  le  file  di  quel  primo  la sintesi geometrica e spigolosa di quello stile nuovo
            contingente di camoufleurs sul fronte italiano.         a  governare  coerente  la  costruzione  formale  delle
            È così che, insieme ad altri venti pittori, André Mare  figure  in  uniforme.  E  le  corte  mantelle  d’ordinanza
            giunge in Italia nel dicembre del 1917. Nonostante il   bene si prestano a questa netta semplificazione, cui si
            dramma della guerra in corso non può sottrarsi all’in-  sottrae tuttavia, per quanto possibile, l’originale varietà
            canto  della  luce  e  del  paesaggio  ma  oltre  al  colore  dei  copricapi  militari  italiani,  che  Mare  passa  in
            locale l’occhio attento e sensibile dell’artista fissa nel  rassegna  con  goduta,  meticolosa  attenzione.  Alpini,
            suo prezioso taccuino il caleidoscopio delle uniformi   bersaglieri, fanti, arditi, penne nere, piumetti scompigliati,
            che  affollano  in  quei  giorni  fatidici  le  strade  del  lucide visiere, berretti a scodellino, persino il paffuto
            Veneto. Vere policromie militari dove cachi e cornamuse  colbacco  dei  lancieri:  nonostante  la  sintesi  ricercata
            degli highlanders del contingente inglese si mescolano  berretti e cappelli sono comunque descritti con sor-
            con i chepì azzurrini e i pastrani grigi dei prigionieri  prendente dovizia di particolari ma è uno in particolare
            austriaci e i baschi neri e il bleu-horizon dei Chasseurs  che sembra aver colpito più di tutti il nostro cubista.
            francesi.  Sotto  i  portici  di  Vicenza  Mare  cattura  i  L’insistenza con cui affiorano dalle pagine dei Carnets
            lunghi trench coat degli ufficiali britannici e le bustine  i Carabinieri lascia infatti intendere una predilezione
            multicolori dei diversi corpi di spedizione o coglie, si-  speciale  per  il  loro  copricapo.  Il  fascino  dell’antico
            nistro e grifagno, persino un inconfondibile elmetto    modello “rivoluzionario”  francese  sicuramente  gioca
            tedesco ma è soprattutto il nostro grigioverde a far la  un  ruolo  importante  ma  a  guadagnare  l’evidente



            56 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VIII
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