Page 61 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
e di cacciatore di Corbeddu
andava oltre i confini nazio-
nali. Quando era ancora in
vita molte persone, anche di
altre nazioni d’Europa, ap-
passionate di caccia al mu-
flone e al cinghiale, erano
solite recarsi in barbagia
per partecipare con lui a
battute di caccia. Il Cor-
beddu non disdegnava in-
trattenersi come fosse una
celebrità con questi stra- L’UFFICIALE DEI CC.RR.
nieri. Al momento della MICHELANGELO GIORGIO
SPADA IN UNIFORME
morte era colpito da una DA TENENENTE
sentenza di condanna a
morte, un ergastolo e una
taglia sulla propria testa SA LEPPA
di 8.000 lire. Il Carabi- La leppa sarda è un grosso coltello, senza guardia, che
niere Aventino Moretti va da 50 a 60 centimetri di lunghezza e dalla larghezza
trovò la morte e la se- variabile che può arrivare fino a 3 dita. Un’arma molto
conda Medaglia d’Ar- massiccia e pesante, una sorta di daga ( da non confondersi
gento al Valor Militare con Sa Daga sarda) che fa della maneggevolezza e della
alla memoria, l’anno solidità i suoi punti di forza. È ad un solo filo e la sua
1899, per una fucilata al punta, non acuminata, è leggermente ricurva verso il
cuore. Il decesso avvenne dorso. Il codolo è chiuso a pacchetto in un’impugnatura
in seguito agli scontri ribattuta con rivetti e termina con una specie di riccio
che portarono alla eli- o uncino (caratteristica che permetteva una presa salda).
minazione completa della A volte nelle lame più lavorate, questo riccio è zoomorfo.
banda “Serra Sanna” nella Il materiale della manopola può essere di legno ma
famosa operazione nota anche di osso, corno, o ricoperto in ottone lavorato a
come “battaglia del Mor- oreficeria. Veniva portata alla cinta con o senza fodero.
gogliai” che vide prota- Dopo la pattada forse è l’arma più nota della Sardegna.
gonisti tra le file dell’Ar- La nostra leppa, custodita nel Museo Storico dell’Arma
ma il Capitano Giuseppe dei Carabinieri, è una “riduzione” di una sciabola da uf-
Petella, il Maresciallo ficiale dei carabinieri reali, probabilmente un antico
Lussorio Cau e il Vice- “sabro”. L’arma riporta sui due lati la scritta “Viva il re
brigadiere Lorenzo Gasco di Sardegna” e l’aquila sabauda coronata, è dotata di
(vedi Notiziario Storico impugnatura in corno scuro con tre rivetti di chiusura.
N. 1 Anno II, pag. 44). Daniele Mancinelli
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VIII 61