Page 51 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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A PROPOSITO DI...























 I                                                    di GIORGIO PELLEGRINI






















                       a storia comincia insieme con questo secolo  E arriva presto il tempo in cui la macchina cambia
                       ventesimo di ferro e di fuoco: il furore del  per sempre anche il volto e le dimensioni della battaglia:
                       nuovo, alimentato da un progresso tecno-     anche la guerra moderna vuole essere assolutamente,
            L logico già vertiginoso, travolge arte e artisti,      terribilmente nuova, all’altezza del secolo. E la prima
            impone nuovi modi di dipingere, nuovi modi di vedere    diventa  subito  Grande  e  Mondiale.  Capace  di  un
            che  siano  all’altezza  dei  tempi  e  delle  macchine.  Il  furore  distruttivo  semplicemente  perfetto:  nuovo,
            Cubismo, inventato da Pablo Picasso, è uno dei figli    volante, asfissiante, dirompente come mai prima — in
            più violenti di questa miscela esplosiva tra fare estetico  una parola: meccanico. E arriva allora il tempo in cui
            e modernità: dichiara subito guerra alla prospettiva,   si vuole cambiare l’aspetto delle caserme, dei cannoni,
            antica e rassicurante regola della rappresentazione del  dei veicoli: si vuole che siano... irriconoscibili, che as-
            reale, e la spezza, la frantuma in un incrociarsi caotico  somiglino  agli  alberi,  alle  pietre,  per  risparmiarli  a
            di piani, sino a dissolverla in mille diverse sfaccettature.  quella furia di macchine da guerra. Bisogna dunque
            Nell’era ferrigna del motore a scoppio e dell’aeroplano  ricorrere  ai  cubisti,  alla  loro  regola  distruttiva,  alla
            non si può più vedere — e rappresentare — la realtà     follia prospettica dei loro dipinti: “I soli quadri — ha
            come  nelle  epoche  remote  del  carro  ippotrainato  e  scritto  Jean  Paulhan  —  ai  quali  l’opinione  pubblica
            della vela: e allora non più l’unico punto di vista pro-  aveva ostinatamente rimproverato di non assomigliare a
            spettico,  criterio  ordinatore  di  una  visione  assoluta  niente,  si  trovarono  ad  essere —  nel  momento  del
            del reale ma i cento, mille punti di vista del Cubismo:  pericolo — i soli che potevano assomigliare a tutto. [...]
            capaci  di  rappresentare  il  dubbio  moderno  della   E l’aviatore in ricognizione sulla foresta delle Ardenne
            relatività. Capaci di distruggere la realtà, sminuzzarla  non distingue più le artiglierie ‘cammuffate’ alla maniera
            in miriadi di frammenti, renderla... irriconoscibile.   cubista – e si allontana ignaro.”



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VIII  51
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