Page 23 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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PAGINE DI STORIA
Sono istituite le Zone nei più importanti centri e Colonne Mobili per quella
che oggi si definirebbe attività di controllo del territorio.
Militari, con compiti II Circondario di Melfi e quello dell’Irpinia sono affidati
al Generale Franzini, Comandante della Zona Militare
esclusivi di ricerca e di Nola-Avellino. Francesco II di Borbone da parte sua
non dispera; i generali ancora a lui fedeli, nell’esilio di
Roma, attribuiscono il fallimento dell’aprile precedente
distruzione delle più alla mancata applicazione dei principi dell’Arte Militare.
Si ritiene quindi necessario porre alla testa dell'insur-
grosse bande, e, alle rezione un vero capo militare, che dia ordine ed orga-
nizzazione all’azione. Si teorizza la necessità di far ri-
corso alla guerriglia. Viene prescelto a dirigere le
dipendenze di queste, operazioni José Borjes, detto il Cabecilla. Nato in Ca-
talogna nel 1813, protagonista della Guerra Cartista, è
Distaccamenti nei arruolato dal Generale Clary a Marsiglia proprio per la
esperienza guerrigliera maturata tra il 1834 ed il 1840
più importanti centri nella sua terra di origine. Clary fornisce a Borjes precise
istruzioni, compresi i nomi da assegnare ai battaglioni
del Corpo di Spedizione che lo spagnolo dovrà formare
e Colonne Mobili una volta giunto in Calabria e conquistatala. La realtà
si rivelerà per il Cabecilla del tutto differente. Recatosi
per quella che oggi si a Malta e da qui salpato alla volta della costa calabrese,
ove sbarca a Brancaleone il 13 settembre 1861 assieme
a 17 ufficiali connazionali, Borjes non trova la solleva-
definirebbe attività di zione popolare promessa. Arruolando pochi contadini
che trova lungo la strada, inizia una lunga odissea che il
controllo del territorio 19 ottobre successivo lo porta al bosco di Lagopesole,
quartier generale di Crocco. I due si incontrano il 22.
Questa la cronaca che lo stesso Borjes nel suo diario fà
dell’avvenimento: “il capo della banda giunge gli faccio
vedere le mie istruzioni ed egli cerca di esimersi con falsi
pretesti (...) mi dice che dobbiamo attendere l’arrivo di un
IL TENTATIVO DI BORJES
generale francese, che è a Potenza e che giungerà domani
Le bande di Crocco, seppur diminuite negli effettivi, sera, e da cui sentiremo ciò che dice, prima di decidere qual-
continuano ad imperversare nel Melfese. Le due parti che cosa di definitivo” . Il Generale francese è De Lan-
politiche in gioco si riorganizzano. Lo Stato Unitario, glois. Borjes non ne dà un giudizio positivo “si spaccia
con il Luogotenente del Re a Napoli Generale Enrico come un generale ed agisce come un imbecille” . Nonostante
Cialdini, che assomma poteri civili e militari reggendo l’antipatia personale i due capi militari e De Langlois,
egli anche il VI Gran Comando dal 12 luglio 1861, dopo molto tergiversare da parte di Crocco che teme
provvede ad un arruolamento straordinario di guardie di perdere il comando delle truppe a favore dello spa-
nazionali, riunendo 14.000 uomini scelti tra la stessa gnolo, si decidono ad organizzare le bande. Nei primi
popolazione meridionale. Sono istituite le Zone Militari, giorni di novembre i briganti si pongono in cammino.
con compiti esclusivi di ricerca e distruzione delle più Sono oltre mille uomini e l’obiettivo è di conquistare
grosse bande, e, alle dipendenze di queste, Distaccamenti una città importante, Potenza, allo scopo di riaffermare
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 2 ANNO VIII 23