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PAGINE DI STORIA
Signor Abramo, ci racconti della sua vita prima di Terminato il corso di allievo carabiniere quale fu la
arruolarsi nell’Arma: quando e dove è nato, che scuole sua destinazione?
ha frequentato, che lavoro svolgevano i suoi genitori, Dopo la promozione restai al 1° Squadrone che mi ri-
quali sono i suoi ricordi di infanzia? cordo era comandato dal Capitano Ciriminna, sici-
La mia famiglia d’origine era di Colonnella. I miei liano. Ero addetto aiuto istruttore di equitazione e
genitori conducevano una masseria a mezzadria di consegnatario di due cavalli, uno di un ufficiale e l’al-
proprietà della famiglia Volpi. I miei ricordi d’infanzia tro, grigio, montato da me. Mi ricordo che si chiamava
e della mia gioventù sono molto lontani, ma ricordo il Egretto. Il mio compito, insieme agli altri colleghi, era
duro lavoro, le difficoltà del quotidiano e soprattutto quello di tenere in forma i cavalli, pertanto erano pre-
le ingiustizie che, pur essendo un ragazzo, notavo in viste numerose uscite specialmente nella zona di Monte
quel tipo di società agraria. Ho frequentato solo la Mario. Tra i colleghi dell’epoca ricordo un Maresciallo
scuola elementare giacché nel paese non c’era la possi- Capo della Fanfara a cavallo, anch’egli siciliano, che
bilità di seguire il ciclo di scuola media inferiore ma si chiamava Za.
soprattutto perché mio padre aveva bisogno del mio
aiuto nei campi. Com’era la situazione in quel periodo, poco prima del
fatidico 25 luglio?
Può raccontarci come ebbe inizio la sua carriera nel- Nonostante fosse la Capitale, Roma si presentava come
l’Arma e quale fu il primo Reparto a cui venne asse- un luogo silenzioso e la popolazione, chiaramente spa-
gnato? ventata, si aggirava con circospezione. I pochi locali
Nella primavera del 1942, all’età di diciotto anni, fui aperti, ristoranti e botteghe, non offrivano granché
chiamato alla visita militare di leva a Nereto (Teramo) per sfamarsi; in quel periodo ricordo che si riusciva a
sede del Distretto militare ed arruolato con assegnazione mangiare solo del castagnaccio e poco altro. A volte
presso i Granatieri di Sardegna e l’obbligo di chiamata andavo a pranzo da una compaesana che si chiamava
alle armi quale combattente entro il primo quadrimestre Anna Viscione, sposata con un cameriere napoletano,
del 1943. Ma, affascinato dalla divisa dei Carabinieri che mi rifocillava con pietanze succulenti, ma dopo
indossata dal mio compaesano Sabatino De Luca, più qualche tempo la signora mi fece chiaramente capire
grande di me, che divenne successivamente mio cognato, che non le era più possibile ospitarmi sia a causa della
e anche per lasciare le dure condizioni della vita nei scarsità del cibo sia per la paura di ricevere un militare
campi, decisi di arruolarmi nell’Arma dei Carabinieri, dentro casa.
nonostante il periodo di guerra. Pertanto, inoltrai do-
manda per arruolarmi volontario. Nel marzo del 1943 Trovandosi in servizio presso la Legione Allievi, ebbe
venni chiamato alla prima visita di idoneità fisica modo di accorgersi dell’arrivo di Mussolini in caserma,
presso la Legione di Ancona e, ritenuto idoneo, fui in- quando vi venne condotto dopo il suo arresto, il 25 lu-
viato alla Legione Allievi di Roma di via Legnano glio 1943?
(ora via Carlo Alberto Dalla Chiesa) che raggiunsi Ricordo che la mattina del 25 luglio c’era del trambusto
l’11 marzo successivo. Venni assegnato al 1° Squadrone e un gran movimento tra i Superiori. Ebbi poi modo
quale allievo Carabiniere a cavallo ed ammesso al corso. di notare l’autoambulanza su cui era giunto Mussolini,
Il 30 giugno fui promosso Carabiniere. scortata da alcuni ufficiali, parcheggiata nel cortile nei
22 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VIII