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PAGINE DI STORIA
La testimonianza di un Carabiniere
reduce della deportazione del 7 ottobre 1943
di MARCO RISCALDATI
ordine è perentorio e insindacabile; promana Caminate dove sta concependo e organizzando la na-
dal Ministro per la difesa nazionale, Mare- scita della repubblica sociale di Salò a distanza di nem-
sciallo d’Italia Rodolfo Graziani: «entro que- meno un mese dal fatidico 8 settembre. Alle 19.00
L’sta notte tutti i carabinieri reali siano disar- circa di quella giornata straordinaria, un bollettino del-
mati: le stazioni a cura della P.A.I (Polizia dell’Africa l’agenzia Reuter aveva raggiunto il Quirinale e, poco
italiana – un residuato coloniale, facente parte della dopo, dai microfoni dell’EIAR, tutto il Paese aveva ap-
Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale - NdA) che so- preso dalla voce del Generale Badoglio che l’Italia si
stituirà i carabinieri nei rispettivi servizi; i reparti acca- era arresa incondizionatamente agli angloamericani. Il
sermati a cura del generale Delfini che mi risponde perso- Generale Roatta, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito,
nalmente dell’esecuzione integrale; i militari dell’Arma aveva suggerito al re di abbandonare la Capitale e, in-
resteranno disarmati nei rispettivi posti: quelli delle stazioni fatti, la sera del 9 settembre il sovrano ed il suo seguito
sotto la responsabilità della P.A.I., quelli delle caserme sotto erano già sulla costa abruzzese pronti ad imbarcarsi ad
la responsabilità del generale Delfini e dei rispettivi co- Ortona sulla corvetta Baionetta, giunta da Pola, per
mandanti; gli ufficiali resteranno nei rispettivi alloggia- raggiungere Brindisi.
menti sotto pena in caso di disobbedienza, di esecuzione L’Italia è allo sbando. Dal 14 agosto Roma è stata di-
sommaria e di arresto delle rispettive famiglie». È con una chiarata unilateralmente “Città Aperta”. Non c’è un
lettera dai toni inflessibili, datata 6 ottobre 1943 e in- Governo, anzi, forse ce ne sono due: uno al sud ed uno
dirizzata al Generale Casimiro Delfini, già Capo di che sta prendendo forma sulle sponde del lago di Garda.
Stato Maggiore dell’Arma dal 15 novembre 1937 all’11 Le Forze Armate italiane si trovano senza ordini, privi
ottobre 1940, nella sua veste di “facente funzioni di Co- di ogni linea di comando, mentre i Tedeschi si appre-
che, come recita l’oggetto del documento, si procede al dello stesso 8 settembre i paracadutisti germanici cer-
stano ad occupare la Capitale. Già nella tarda serata
mandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Reali”
cano di penetrare a sud di Roma attaccando posizioni
“disarmo dei Carabinieri Reali”. Sono trascorse poco
difese da una Divisione di Granatieri. Anche l’Arma si
più di tre settimane dalla liberazione sul Gran Sasso di
Benito Mussolini. Nei primi giorni di quell’ottobre
Comandante Generale, Angelo Cerica, allontanatosi
1943, l’ex duce si trova nella sua dimora alla Rocca delle mobilita immediatamente pur essendo priva del suo
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VIII 17