Page 23 - Notiziario Storico 2023-1
P. 23
PAGINE DI STORIA
pressi dell’infermeria; ricevetti l’ordine, assieme ad altri tro gli Anglo-Americani precisò che la guerra non era
colleghi, di svolgere la sorveglianza armata all’interno conclusa ma continuava contro i Tedeschi ex-alleati.
della caserma. Ciò per il timore che i fascisti potessero Ma i Tedeschi poco dopo occuparono Roma. Da quel
compiere qualche azione per liberare il duce. Il turno momento, noi Carabinieri passammo sotto il controllo
di guardia durò tutta la notte e tutti noi sentimmo della P.A.I.: la Polizia dell’Africa Italiana, ma non
una grande responsabilità; era la prima volta che im- abbandonammo la caserma; rimanemmo al nostro po-
bracciavo un’arma lunga per un servizio di difesa così sto perché volontari e di carriera. La successiva noti-
particolare e, pertanto, tra noi giovani Carabinieri zia, appresa via radio in tarda serata, della fuga del
serpeggiò una grande tensione. Il giorno seguente l’or- re e del primo ministro aumentò lo scompiglio e lo
dine fu revocato. A quanto mi risulta, dalle scarse no- sbandamento, tanto che i militari delle caserme del-
tizie che circolarono tra noi, Mussolini restò in caserma l’Aeronautica, di Fanteria e, in particolare, dei Gra-
due giorni e successivamente venne trasferito altrove. natieri di Sardegna, limitrofe a viale Giulio Cesare
e a via delle Milizie, presi dallo sgomento per la no-
Ha conosciuto il colonnello Dino Tabellini che coman- tizia, ma soprattutto allo sbando per l’assenza dei
dava la Legione Allievi? Superiori e di ordini, abbandonarono le caserme por-
All’epoca, durante il mio servizio a Roma da giovane tando via vettovaglie e suppellettili. Nei giorni se-
Carabiniere non sapevo che il comandante della Legione guenti rimanemmo ad eseguire le stesse mansioni, tra
fosse il colonnello Tabellini. Durante il bombardamento accudimento dei cavalli e servizio di ordine pubblico
di Roma del 19 luglio 1943 morì il Comandante Ge- nella Capitale piombata nell’anarchia. Si poteva
nerale Azolino Hazon e seppi, erroneamente, che il Co- uscire dalla caserma soltanto in divisa e con al braccio
lonnello Tabellini rimase anch’egli vittima del bom- una fascia dai colori rosso-giallo con la scritta “Roma
bardamento assieme al Generale Hazon. Invece, con Città Aperta”.
quest’ultimo morì il Colonnello Ulderico Barengo, suo
Capo di Stato Maggiore. E quindi, alla morte di Ba- Cosa accadde dopo l’8 settembre? Che disposizioni
rengo il Colonnello Tabellini assunse l’incarico di Capo vennero impartite?
di Stato Maggiore dell’Arma. Ricordo con grande chia- Nei giorni successivi all’8 settembre la vita in caserma
rezza e commozione il funerale dei due alti Ufficiali, non cambiò. Noi, come truppa, continuammo ad ese-
Hazon e Barengo; noi Carabinieri a cavallo seguimmo guire i nostri compiti e le nostre mansioni; non
i feretri posizionati su affusti di cannone. avemmo modo di comprendere il sopraggiungere di
eventuali cambiamenti provenienti dal Comando Ge-
Dove si trovava e cosa accadde l’8 settembre 1943? nerale. Seppi solo che era stato nominato un nuovo
La mattina dell’8 settembre mi trovavo assieme ad Comandante, il Generale di Brigata Cosimo (Casi-
altri colleghi in caserma per i normali e quotidiani miro – NdA) Delfini.
servizi di istituto. Nel tardo pomeriggio, la comuni-
cazione via radio della notizia dell’armistizio fu dif- Ha avuto modo di conoscere il Capitano Orlando de
fusa tramite gli altoparlanti presenti nel cortile della Tommaso?
caserma. Pietro Badoglio, nuovo capo del Governo, Non ebbi occasione di conoscerlo. Solamente la sera
nel comunicare l’armistizio e la fine delle ostilità con- del 9 settembre, quando appresi dei combattimenti
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VIII 23