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               prattutto perché non ebbi aiuto da nessuno finché non  Com’è proseguita la sua carriera nell’Arma?
               giunsi in Emilia Romagna, in uno dei tanti centri di  Da  Assergi  venni  trasferito  alla  Compagnia  di
               raccolta di profughi e sbandati di guerra. In mezzo a  L’Aquila in qualità di scrivano dattilografo nel no-
               migliaia di persone, incontrai il mio compaesano Pietro  vembre del 1947. Nell’ottobre del 1949 fui ammesso
               Ciapanna, malato di tubercolosi, soldato di fanteria,  al Corso Sottufficiali presso la Scuola Centrale Cara-
               classe 1920. Insieme a lui, utilizzando diversi mezzi  binieri di Firenze. Terminato il Corso, il 12 settembre
               di fortuna, tra cui ricordo degli autocarri di polacchi,  1950 venni assegnato alla Stazione di Castellammare
               dopo circa quaranta giorni di viaggio, riuscimmo ad  del Golfo (Trapani) con il grado di Vicebrigadiere in
               arrivare ad Alba Adriatica, paese vicino al nostro. Ad  sottordine. Rimasi cinque anni in provincia di Tra-
               Alba ebbi la fortuna di incontrare per caso mia cugina,  pani cambiando diversi reparti: comandai la Squa-
               Giuseppina Foschi, la quale con gran gioia inforcò la  driglia presso la Stazione di Calatafimi (Trapani);
               bicicletta e, percorrendo oltre sette chilometri, corse dai  poi, nel maggio del 1953, fui trasferito in sottordine
               miei familiari a dare la bella notizia del mio ritorno.  alla Stazione di Castelvetrano (Trapani); vi rimasi
               Nel frattempo, venni raggiunto da mio zio Antonio;   due anni. Lasciai dunque la Sicilia e nel maggio 1955
               salii con lui su un carretto che trasportava sale. Gua-  presi servizio alla Stazione di Cisternino (Brindisi),
               dando il fosso Rio Moro, le funi del mezzo si spezzarono  sempre con il grado di Vicebrigadiere. Nel gennaio del
               e rischiai di morire a pochi chilometri da casa. Fortu-  1956 fui trasferito al Battaglione mobile di Bari come
               natamente mio zio mi protesse; riuscii dunque a rag-  comandante di squadra e nell’aprile del 1960 andai a
               giungere finalmente Colonnella e ad abbracciare i miei  comandare la Squadra di polizia giudiziaria della lo-
               cari. Era il 31 maggio 1945.                         cale Pretura presso la Stazione di Casamassima (Bari).
                                                                    Dopo questo peregrinare e tutti questi trasferimenti,
               Terminata la guerra, riprese servizio nell’Arma?     tornai nella mia regione d’origine. Il 2 ottobre 1960,
               Al rientro in Italia, dopo circa due giorni in famiglia,  con il grado di Brigadiere, andai a comandare la Sta-
               ancora ingessato, mi presentai alla Legione Carabinieri  zione di Goriano Sicoli (L’Aquila). Dopo cinque mesi,
               di Chieti. Mi inviarono all’ospedale militare. Succes-  nel febbraio del 1961, venni assegnato alla Compagnia
               sivamente, dopo la guarigione e la convalescenza di  di Sulmona come capo scrivano e poi, ad agosto del-
               due mesi, l’8 settembre 1945 rientrai in servizio de-  l’anno successivo, con lo stesso incarico, presso la neo
               stinato alla Stazione Carabinieri di Assergi (L’Aquila).  costituita Compagnia di Chieti (prima era Tenenza).
               In questa piccola frazione il mio servizio consisteva  Nell’aprile del 1966, con il grado di Brigadiere, andai
               nell’effettuare pattuglie e perlustrazioni. Durante la  a comandare l’importante Stazione di Roccaraso, sem-
               mia permanenza seppi che in questo piccolo borgo vi  pre in provincia di L’Aquila. Ci restai poi con il grado
               era transitato il duce prima di essere trasferito a Campo  di Maresciallo ordinario, Maresciallo capo e Mare-
               Imperatore ove trascorse la sua detenzione fino alla li-  sciallo maggiore aiutante. Dopo dieci anni a Roccaraso,
               berazione da parte dei Tedeschi. Conobbi anche la do-  nel settembre 1976, con l’incarico di comandante del
               mestica di Mussolini. Ricordo che ebbi la responsabilità  Nucleo comando, presi servizio presso la Compagnia
               dei servizi di vigilanza ai seggi elettorali istituiti per  di Pescara fino all’atto del mio congedo, avvenuto il
               il referendum del 2 giugno 1946. Rimasi ad Assergi   19 marzo 1979, quando venni riformato dall’ospedale
               fino ad ottobre 1947.                                militare di Chieti.







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