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PAGINE DI STORIA
Oggi Abramo Rossi, Sottotenente a titolo ono-
rifico dell’Arma dei Carabinieri, vive a Pescara
con l’amata moglie Pia con cui ha recente-
mente festeggiato i 60 anni di matrimonio; ha
tre figli: Franca, dirigente scolastica, Gabriella,
architetto, Attilio, ingegnere, e ha un nipote
di 12 anni, Paolo. Si dedica instancabilmente
alla divulgazione della sua esperienza: gira per
le scuole di ogni ordine e grado ove con pas-
sione e sentimento porta la sua testimonianza;
la sua storia è stata ripresa da molti organi di
informazione (è stato intervistato anche dalla
RAI) e tiene conferenze anche nella Capitale;
quando può partecipa ad eventi che ricordano
quel drammatico periodo storico e, soprattutto,
che rievocano le esperienze dei militari italiani
internati, che celebrano l’olocausto ebraico e
tutto ciò che ha riguardato la nefasta opera
del nazifascismo.
Il 13 settembre 1979 ha ricevuto dal Ministero
della Difesa l’attestato di “volontario della li-
bertà” per essere stato “deportato nei lager e
avendo rifiutato la liberazione per non servire
l’invasore tedesco e la repubblica sociale durante
la resistenza”.
Il 27 gennaio 2010, in occasione della Giornata
della Memoria, ha ricevuto al Quirinale diret-
tamente dal Presidente della Repubblica Gior-
gio Napolitano, la medaglia d’Onore in quanto
“catturato, deportato ed internato nei lager nazisti,
nel periodo 1943-45”.
Ancora non è chiaro quanti furono i Carabi- ATTESTATO DI “VOLONTARIO DELLA LIBERTÀ”
nieri deportati in Germania, in Austria e in
altre nazioni. Il Generale Caruso parlerà di
2.000 deportati; le fonti tedesche di 2.500; i
resoconti giunti all’epoca al Generale Delfini
riportarono il numero di 28 Ufficiali, 342 Sottufficiali, dell’Arma dei Carabinieri dell’Italia Liberata, Generale
561 Carabinieri e 650 allievi carabinieri, per un totale Pièche, lanciò da radio Bari un messaggio potente,
di circa 1.500 uomini. Ma ogni stima presenta, come fermo e deciso, volto a sconfessare l’idea di una smobi-
detto, il carattere dell’incertezza e della ufficiosità. litazione dell’Arma. Con questo proclama, dunque, Piè-
Abramo Rossi non ebbe modo di ascoltare la voce del che volle rivolgersi a tutti i Carabinieri sparsi e ancora
Tenente Colonnello Marco Bianco, sfuggito alla de- operanti nell’Italia occupata dai nazifascisti, incitandoli
portazione, che nel novembre 1943, raggiunto il Go- alla resistenza e recando loro il suo appassionato auspicio
verno d’Italia del sud, su mandato del Comandante dell’anelata liberazione.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VIII 29