Page 26 - Notiziario Storico 2023-1
P. 26
PAGINE DI STORIA
Al campo di detenzione c’erano solo carabinieri o anche tanto che dopo la guerra, con l’avvento della Repubblica,
altri militari italiani di altra forza armata? fummo insigniti del distintivo d’onore per i Patrioti
Il campo Lager XVIII A era molto grande e non posso Volontari della Libertà ai sensi della Legge n. 907 del
affermare con precisione quanti prigionieri ospitasse. 1.12.1977.
C’erano militari di altre nazioni tra cui francesi, inglesi
e greci ma con loro non avemmo alcun contatto in Quanto tempo siete rimasti prigionieri?
quanto eravamo divisi in settori delimitati da filo spi- Dal 7 ottobre 1943, giorno della cattura presso la ca-
nato. Analogamente per i militari italiani: oltre ai Ca- serma Allievi Carabinieri di Roma, al 15 aprile 1945,
rabinieri erano presenti commilitoni di altri corpi ma giorno in cui fummo condotti a Tarvisio dagli stessi
non avemmo alcuna possibilità di relazionarci con loro. tedeschi.
È vero che vi fu offerta la possibilità di affrancarvi Come avvenne la vostra liberazione dal campo di la-
dalla prigionia accettando di aderire alla repubblica voro? Cosa avete fatto una volta liberi?
di Salò arruolandovi nella Guardia nazionale repub- Senza alcun preavviso né informazioni particolari,
blicana? la mattina del 15 aprile 1945 una ventina di noi fu
Assolutamente sì. Nella primavera del 1944 fummo fatta salire su diversi autocarri. Nel tardo pomeriggio
interpellati se avessimo voluto lasciare il duro lavoro a ci fecero scendere e ci accorgemmo con grande meravi-
condizione di aderire alla costituita repubblica di Salò glia che eravamo giunti in territorio italiano e preci-
oppure al seguito delle forze armate tedesche. A tale ri- samente a Tarvisio (Udine). In quel momento la mia
chiesta rispondemmo con un unico e compatto “No!” prima idea fu che i Tedeschi ci avevano rimpatriato
perché non volemmo rinnegare il giuramento di fedeltà poiché non più idonei al lavoro per motivi di salute.
prestato al re né gli ideali Patrii. I Tedeschi tentarono Infatti, alcuni di noi avevano problemi respiratori,
di convincerci esercitando violenza: ci radunarono nel altri avevano malattie della pelle; anch’io avevo subìto
cortile e ci fecero rimanere faccia a terra per alcune ore, un infortunio durante il lavoro: la gamba sinistra
ma non riuscirono a farci cambiare idea e decisione. era stata ingessata perché avevo riportato una lussa-
Probabilmente a seguito di ciò, al fine di aggirare la zione articolare tibio-tarsica, tant’è che deambulavo
convenzione di Ginevra, che vietava il lavoro coatto con l’aiuto delle stampelle. In realtà, apprendemmo
dei prigionieri di guerra, ci venne rilasciato una sorta poi che la guerra stava finendo. A Tarvisio fummo
di passaporto personale con la scritta IMI (Internati accolti calorosamente, rifocillati dalla popolazione con
Militari Italiani). In questa nuova posizione giuridica polenta gialla. Ricordo con gioia una grande tavola
nulla cambiò tranne il fatto che venne tolta la sorve- ricolma dell’alta polenta ricca di condimento. Dopo
glianza armata sia in fabbrica sia al campo; il lavoro quel lauto pranzo mi misi in viaggio per tornare a
restò tuttavia coatto e immutato nelle forme e nei tempi. casa con mezzi di fortuna.
Desidero qui aggiungere che la scelta di continuare a
lavorare come internati, rifiutando l’adesione alla re- Ci racconti del suo viaggio verso casa, con quali mezzi,
pubblica di Salò, venne poi riconosciuta come “resistenza in compagnia di chi? Quanto tempo impiegò per tor-
passiva” e come forma di lotta contro il nemico; fummo, nare al suo paese?
quindi, equiparati ai partigiani combattenti in Italia, Il viaggio di ritorno fu molto lungo e avventuroso, so-
26 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VIII