Page 19 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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PAGINE DI STORIA
Tra i compiti principali
dell’Amministrazione
Fiduciaria v’era primo, il comando dei Carabinieri in Somalia nel
biennio ’50-’52, essendo responsabile dell’istituzione di
anzitutto quello un apparato di sicurezza in seno all’amministrazione
fiduciaria e, quindi al nascituro stato somalo, in una
monografia dal titolo “L’Arma dei Carabinieri nella fase
di garantire iniziale di riorganizzazione della polizia somala 1950-
51”, giudica come il problema delle forze di polizia si
la sicurezza interna, “presentasse in termini nuovi e molto delicati: scabrosi a
dir vero”. Egli evidenzia come, anche dopo la pessima
affidato in prima prova data dalla gendarmeria nella “giornata di sangue”
dell’8 gennaio ’48 e i meritori sforzi del capo del nuovo
organismo creato con il nome di Somalia Police Force,
battuta all’Arma “le cose fossero mutate ben poco” e che, atteso che l’Italia
in base all’accordo di tutela si era impegnata non
dei Carabinieri soltanto a non sciogliere né sostituire il corpo della So-
malia Police Force, ma finanche ad evitare purghe “bi-
sognava, in altri termini, ingozzare il rospo e per di più
con responsabilità digerirlo. Occorreva a tal fine uno stomaco di ferro...”,
“ecco perchè, a differenza del passato e in dispregio della
di organizzare la prassi già affermata tanto in Africa del nord che in Africa
orientale, nessun diverso organismo con funzioni di polizia
venne previsto né proposto, nemmeno per la città di Mo-
polizia somala gadiscio. Precisa, concorde volontà del Ministero Africa
Italiana e dello stato maggiore centrale – cui aderivano
senza riserve il designato segretario generale (Gorini) e
il comandante del corpo di spedizione (Generale Arturo
non davano la minima garanzia di quella apartiticità e Ferrara) – determinò, in principio ed in partenza, che il
apoliticità che devono contraddistinguere gli appartenenti comandante del gruppo territoriale carabinieri si sarebbe
alle forze di polizia”. Il Generale Arnera, nel grado di accollato le funzioni di ‘capo della polizia’ col compito
Tenente Colonnello, era subentrato al Ripa di Meana precipuo di ‘assorbire’ la ‘Somalia police force’: occorreva
al comando dei Carabinieri e, conseguentemente, anche fare di quest’ultima, senza drastici né rumorosi provvedi-
delle Forze di Polizia della Somalia nel secondo quin- menti, qualcosa di aderente alle nostre esigenze e necessità
quennio del mandato fiduciario, per cui il suo resoconto, – che si identificavano appieno con quelle stesse della
per quanto prossimo e di sicura affidabilità, risulta leg- Somalia – in vista soprattutto del brevissimo lasso di
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germente piu distante dagli eventi che ci si trovò ad af- tempo (dieci anni) accordato all’amministrazione fiduciaria
frontare a inizio mandato. Il Tenente Colonnello Raoul italiana per preparare il territorio all’indipendenza ed al-
Brunero, invece, che già prima dell’avvio del mandato l’autogoverno”. Il contributo di Brunero è assolutamente
si era recato in Somalia nell’ambito della Missione di indispensabile per cogliere le dinamiche che travagliarono
collegamento che doveva preparare il terreno alle forze l’amministrazione fiduciaria agli esordi, soprattutto in
in arrivo dall’Italia, e che avrebbe poi assunto, per relazione al rompicapo della pubblica sicurezza; infatti
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO VII 19