Page 18 - Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri
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PAGINE DI STORIA
rIcostruIre una forza dI polIzIa tra
I vIncolI dI bIlancIo e la latente
InaffIdabIlItÀ deI suoI effettIvI
L’A.F.I.S., quindi, era assoggettata al controllo dell’O.N.U.,
cui doveva inviare annualmente un rapporto, redatto
sulla base di un questionario preparato dal Consiglio di
Tutela, per rendere conto dell’attività svolta e dei
progressi politici, economici e sociali registrati nel ter-
ritorio, riferendo dettagliatamente sui provvedimenti
relativi al mantenimento dell’ordine e della sicurezza
pubblica nel territorio amministrato. Tra i compiti
principali dell’Amministrazione Fiduciaria, quindi, v’era
anzitutto quello di garantire la sicurezza interna, affidato
in prima battuta all’Arma dei Carabinieri con respon-
sabilità di organizzare la polizia somala. Tale incarico
era di particolare complessità sia per i problemi di
natura tribale che, dividendo il paese in opposte fazioni
e animando irriducibili, secolari contrapposizioni,
avevano riflessi importanti sulla situazione complessiva
dell’ordine pubblico, sia perché, almeno inizialmente, ci
si confrontò con una forza di polizia, ereditata dal-
l’Amministrazione Militare britannica, i cui componenti SALUTO TRA
UN CARABINIERE ED
si erano malamente distinti per faziosità se non addirittura UN AGENTE SOMALO
per compartecipazione nelle agitazioni promosse dalla
Lega dei Giovani Somali, a cui peraltro molti di loro
aderivano senza farne particolare mistero. Il riconosci- mediata indipendenza e l’incapacità della British Military
mento all’Italia dell’Amministrazione Fiduciaria, peraltro, Administration di assicurare un’efficace tenuta dell’ordine
scaturiva anche dall’impatto sulla pubblica opinione pubblico. Al riguardo soccorre la testimonianza del
internazionale dell’eccidio di Mogadiscio, a seguito del Generale dei Carabinieri Alfredo Arnera: “Non si può,
quale rimasero uccisi in 68 e feriti 98 tra Italiani e poi, sottacere che, in base alle clausole esecutive dell’ ‘accordo
Somali, verificatosi l’11 gennaio 1948 nel corso di ma- di tutela’, l’Italia doveva ereditare il corpo della ‘Somalia
nifestazioni incrociate a sostegno o contro l’affidamento Police Force’ così come ce lo avrebbero ‘consegnato’gli Inglesi
dell’amministrazione fiduciaria in occasione di una senza aver alcuna possibilità di provvedere a quelle ‘epu-
visita da parte della commissione quadripartita dell’ONU, razioni’ che ben si sapeva fossero indispensabili in parte
che doveva valutare la complessiva situazione locale per eliminare alcuni elementi (sottufficiali ed agenti) mo-
per esprimere un giudizio relativo all’affidamento stesso. ralmente corrotti, anche per il trattamento economico mi-
Dalle indagini sulle responsabilità della strage emerse serevole corrisposto loro dagli Inglesi, in parte anche per
anzitutto una colpevole acquiescenza britannica alle essersi, più o meno palesemente, compromessi in campo
intemperanze della fazione somala favorevole a un’im- politico o che per il loro irriducibile sentimento antitaliano
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