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CURIOSANDO NEL MUSEO DELL’ARMA
Comandante Generale dell’Arma del tempo, Generale
di Corpo d’Armata Carlo Petitti di Roreto. Altro
grande sostenitore dell’istituzione di un Museo dell’Arma
dei Carabinieri fu il Generale Ruggero Denicotti, au-
torevole ufficiale e autore del saggio “Delle vicende del-
l’Arma dei Carabinieri Reali, in un secolo dalla fondazione
del Corpo” elaborato negli anni in cui era comandante
della Scuola Allievi Ufficiali Carabinieri, istituto che
aveva sede dalla sua istituzione nel 1906 in piazza Ri-
sorgimento a Roma, proprio nell’edificio che sarebbe
divenuto in futuro la sede esclusiva dell’auspicato Museo.
L’impulso all’iniziativa dato dal Generale di Corpo
d’Armata Carlo Petitti di Roreto attivò finalmente le
prime operazioni di ricerca e di acquisizione di cimeli,
documenti e ricordi dell’Arma. Sempre in favore del
progetto di costituzione del Museo fu donata nel 1924
dal Comitato Centrale del Monumento Nazionale al
Carabiniere, presieduto anch’esso dal Generale Petitti
di Roreto, nel frattempo destinato ad altro incarico,
un’importante somma di denaro affinché l’istituendo
Museo potesse usufruire delle risorse necessarie per il
suo sviluppo e per l’occupazione di una prima decorosa
sede. Una raccolta di fondi fu avviata anche dal direttore
della rivista “L’Arma fedele”, Carlo Mannucci, che nel
numero del 1° gennaio 1924, raccontando di come
fosse rimasto colpito dalla visita concessagli dal co- ARTICOLO TRATTO DALLA RIVISTA “L’ARMA FEDELE” DEL 1°GENNAIO 1924
mandante della Legione Allievi Carabinieri Reali, il
Colonnello Vittorio Gorini, al nascente museo storico, raggiunta la promozione al grado di colonnello, era di-
spiegava che affinché “il Museo Storico dell’Arma possa venuto il comandante della Legione Allievi Carabinieri,
riuscire quel tempio e quel sacrario di eroici ricordi che numerosi cimeli e documenti furono raccolti presso
l’Arma Fedele ha superbo diritto di possedere e di aspettarsi, apposite stanze della Legione, andando a costituire di
urgono molti e molti denari”. Proseguendo nel suo articolo fatto la prima forma embrionale del Museo.
il direttore, riservandosi di comunicare ai propri lettori Il regio decreto n.2495 del 3 dicembre 1925 diede fi-
nei successivi numeri le modalità per poter aderire alla nalmente pieno riconoscimento giuridico al nascente
raccolta, auspicava di riuscire a raccogliere entro la fine Museo, istituendo ufficialmente il Museo Storico del-
di quell’anno la cifra minima di centomila lire e an- l’Arma dei Carabinieri allo scopo di “raccogliere e custodire
nunciava una prima donazione di Lire 1000 offerta i cimeli ed i ricordi che concorrono ad illustrare le origini e
dalla Redazione e dall’Editore della sua rivista diretta- la storia dell’Arma dei Carabinieri”.
mente al Comandante del Gruppo Scuole e Legioni Il Museo Storico fu eretto in Ente morale e nello
Allievi Carabinieri Reali, nonché futuro Presidente del Statuto che accompagnava il decreto fu definito “depo-
Museo Storico dell’Arma, Generale Palizzolo di Ramione. sitario privilegiato dei cimeli, documenti e ricordi che te-
In effetti durante gli anni in cui Vittorio Gorini, stimoniano l’azione svolta dall’Arma in pace e in guerra”.
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