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A PROPOSITO DI...
era di seta turchina con frangia mista oro e turchina. stesso materiale, lungo il bordo era fissato un coprinuca
Questo color turchino lo ritroveremo nelle dragone delle abbassabile. La coppa era sormontata da un piccolo ci-
daghe del Corpo dei Reali Carabinieri, considerati, lo miero, in cuoio, che sosteneva una cresta di lana tur-
rammentiamo, caporali. china. Sulla parte anteriore vi era una piastra di ottone,
Dopo la Rivoluzione Francese e l’invasione da parte con scudo con le armi di Savoia moderna, tra trofei di
delle truppe guidate da Napoleone, l’armistizio di bandiere. Il secondo modello, privo di coprinuca, aveva
Cherasco del 1796 obbligò il re a contrarre l’organico due visiere circolari: l’anteriore bordata da lamierino di
dei reggimenti, tranne quello delle Guardie, che rimase ottone. Il cimiero era di ottone con cresta di ciniglia tur-
su 1.500 uomini, ma nel 1798 furono sciolti i reggi- china. I soggoli a scaglie e i rosoni erano di ottone, come
menti nazionali fra cui il Guardie, e il re fu costretto a la piastra anteriore. Dal 1816 iniziò ad essere rimpiaz-
trasferirsi in Sardegna. zato dallo shako.
Nel 1814, con la Restaurazione, l’abito del ricostituito Nel 1816 il rgt. Guardie venne rinominato Granatieri
rgt. Guardie era simile al modello dell'esercito austriaco, Guardie e il rgt. di ordinanza Sardegna passò alla fanteria
già introdotto nell’Armata Sarda a fine ‘700: di panno leggera come rgt. Cacciatori Guardie, le sue cp. scelte di
turchino scuro, chiuso da 9 bottoni di metallo, con falde battaglione furono denominate carabinieri. Questi sullo
tagliate sul davanti ad arco a coprire i fianchi. Si trattava shako nelle occasioni ufficiali usarono fino al 1834 la co-
di una sorta di marsina, ove falde e risvolti – cuciti – perta pellicciata adottata nel 1816, fodera rivestita di pelo
avevano perduto l’originaria funzione che avevano nel d’orso nero con imperiale in cuoio e cordoni con nappe
giustacorpo. Si usò per breve tempo un caschetto di cuoio e fiocchi di cotone bianco. Nel 1831 Carlo Alberto co-
e metallo di due modelli, uno adottato il 29 settembre stituì le brigate di fanteria: la Guardie era formata dai
1814, il secondo, definitivo, approvato il 26 ottobre. Il rgtt. Granatieri Guardie (su 4 btgg., ciascuno con 1 cp.
primo era uguale a quello del periodo dell’esilio in Sar- scelta e 4 cp. granatieri) e Cacciatori Guardie (su 2 btgg.,
degna: coppa in cuoio annerito con visiera piatta dello ciascuno con 1 cp. carabinieri e 5 cacciatori).
L’uniforme dei rgtt. Granatieri e Cacciatori Guardie
Paramanie colletti continuava a presentare alamari a punta, detti bran-
demburghi, a petto, tasche e ai 3 bottoni cuciti al di
sopra dei paramani: in lana per soldati e caporali, in
rossi e alamari argentei gallone argenteo per i sottufficiali; i galloni dei grana-
tieri terminavano con un fiocco dello stesso materiale.
rimasero disponibili Colletto, paramani, fodera e risvolti erano di colore
scarlatto, i bottoni di stagno. Le piastre di casco, i ber-
rettoni di pelo e i shakot erano di un modello specifico.
per coloro che Al solito i musicanti recavano una quantità ancora
maggiore di decorazioni.
divennero i Carabinieri In seguito i reggimenti della br. Guardie mantennero
alcuni elementi distintivi, anche se molto semplificati
rispetto a quelli in uso in precedenza. L’abito dei gra-
Guardie del Re, prima natieri, simile a quello della fanteria, aveva 2 petti con
file di 9 bottoni. Colletto, paramani, fodera, risvolti, fi-
e del Presidente della lettature al petto, alla vita, alle spalline e ai passanti
erano scarlatti; stesso colore per le spalline all’inglese
Repubblica, poi adottate da tutte le compagnie. Su colletto e paramani
comparve un alamaro rettangolare, in gallone di lana
bianca per granatieri e graduati, d’argento per i sottuf-
52 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VI