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A PROPOSITO DI...
Fra 1700 e 1702 si
rato con frangia in filato d’oro. Il bicorno era di feltro
nero, con gallone e cappio d’oro, coccarda e piumetto
diritto turchini. I pantaloni erano turchini d’inverno ebbero modifiche
e di tela bianca d’estate. In piccola tenuta si utilizzava
il surtout completamente turchino con doppia fila di
9 bottoni; al colletto un alamaro in gallone d’oro. alla tenuta del rgt.
Il periodo successivo alla Restaurazione vide il de-
clino delle Guardie del Corpo; il coinvolgimento di al- a piedi Guardie,
cuni elementi nei moti mazziniani della Savoia ne
determinarono nel 1831 la contrazione. Carlo Al-
berto ridusse le compagnie a una, a piedi, riunendo significativa l’aggiunta
gentiluomini e sottufficiali anziani e meritevoli che
avevano tutti il rango di ufficiali, “destinati al servizio di bottoniere di filo
presso la Persona dei Principi, delle Principesse, della R.
Famiglia”. Indossavano uniforme assai simile a quella
degli ufficiali dei Carabinieri Reali, con paramani e d’argento ad asole e
colletto rossi ornati di alamari a fiore, marsina a dop-
pio petto, bandoliera da ufficiale in argento screziata bottoni, antesignane
d’azzurro e sciarpa azzurra in vita. Continuarono a
ricevere alte paghe e privilegi, fino a che una serie di degli alamari, prima
provvedimenti adottati fra il 1845 e il 1849 soppres-
sero Dragoni Guardacaccia e Alabardieri di Sardegna,
e contrassero ulteriormente Guardie del Corpo e alla veste, in seguito
Guardie di Palazzo nel 1852.
anche al giustacorpo
LE GUARDIE A PIEDI
Accanto alla sopracitata componente elitaria montata, bottoni in rame. Le scarpe, uguali per le due estremità,
nel 1659, il duca di Savoia Carlo Emanuele II costituì erano di cuoio di bufalo, come bandoliera e bretella
il rgt. di fanteria d’ordinanza (di proprietà ducale) Guar- porta-borsa. I colori blu e rosso aumentavano i costi dei
die, cui dette le prime uniformi in quanto ritenuto re- tessuti: il Ducato di norma forniva uniformi biancastre,
parto scelto, composto da affidabili veterani, l’ultima eccetto che ai mercenari svizzeri e ai più ricchi dragoni.
risorsa da spendere o quella cui affidare i compiti più Con la distribuzione delle prime rudimentali granate a
gravosi. Nel 1664, quando ottenne la precedenza su tutti mano, nel 1685 ogni compagnia del reggimento Guar-
gli altri reggimenti, vestiva un cappello di feltro nero die ebbe 6 granatieri, riunibili in una compagnia. Per
munito inizialmente di cordone dorato intorno alla non essere intralciati nel mettere a tracolla il fucile e
coppa, progressivamente modellato arrotondando la aver le mani libere per maneggiare granate e acciarino,
tesa bordata di gallone dorato e che presentava un fiocco ebbero un copricapo di pelo, a forma di basso zuccotto,
azzurro. Il giustacorpo (giubba lunga alle ginocchia) era come gli zappatori.
blu con fodera, paramani (estremità rivoltate e abbot- Fra 1700 e 1702 si ebbero modifiche alla tenuta del rgt.
tonate delle maniche), matelotte (risvolti al petto), veste a piedi Guardie, significativa l’aggiunta di bottoniere di
(panciotto lungo fino a metà coscia), cravatta, calzoni filo d’argento ad asole e bottoni, antesignane degli ala-
(o bragoni, fin sotto il ginocchio, larghi e ingombranti, mari, prima alla veste, in seguito anche al giustacorpo.
poi ridotti nelle dimensioni) e calze di colore rosso, e Accessori costosi, indicavano il prestigio del reparto.
50 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VI